Operazione Dda e squadra mobile. In carcere anche gestore sale giochi. Per il poliziotto le accuse sono di corruzione, falso ideologico, accesso abusivo al sistema informatico
L’ex dirigente del commissariato di polizia di Ostia ed attualmente in servizio a Lucca, Antonio Franco, é stato posto agli arresti domiciliari per corruzione; il gestore di alcune sale giochi della località balneare, Mauro Carfagna, é finito in carcere. E’ il risultato di un’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma eseguita dalla Squadra Mobile. Ad emettere le misure restrittive, su richiesta del procuratore aggiunto Michele Prestipino e del sostituto Mario Palazzi, è stato il gip Simonetta D’Alessandro. Secondo l’accusa Franco si sarebbe adoperato per varie situazioni a favore di Carfagna – disbrigo pratiche amministrative e comunicazioni di imminenti controlli nelle sale da gioco – ricevendo da quest’ultimo il pagamento dell’affitto dell’appartamento del dirigente di polizia ed utilizzato da questi anche per incontrare una donna con la quale aveva una relazione. Si sarebbe inoltre attivato per consentire all’imprenditore di eludere l’esecuzione di uno sfratto esecutivo, impedendo l’intervento della forza pubblica, e avrebbe tentato di nascondere la presenza irregolare di Spada nella sala giochi. Nell’inchiesta si contano più di dieci indagati, tra cui altri appartenenti alle forze dell’ordine al soldo di Carfagna, definito dagli inquirenti “socialmente pericoloso e inserito in un contesto criminale lidense di indubbio spessore”. È infatti legato a esponenti di spicco dei clan malavitosi che per anni hanno tenuto sotto scacco Ostia. Nell’operazione sono stati indagati anche altri quattro poliziotti del commissariato di Ostia