Naufragio all’Isola del Giglio, le testimonianze delle famigie di Anzio e Aprilia che erano a bordo

Anche, una famiglia di Anzio, e due di Aprilia a bordo della nave da crociera Costa Concordia naufragata venerdì sera davanti all’isola del Giglio. Per Anzio Si tratta di Vincenzo Forcina, gestore del bar del porto, che era con la moglie e i due figli. La famiglia anziate sta bene e lo stesso capofamiglia è stato intervistato sula banchina del porto. “Abbiamo sentito chiaramente la nave colpire un banco di sabbia – ha raccontato – e abbiamo subito capito che era accaduto qualcosa di grave“. Ester Percossi invece è una vigilessa del Comando della polizia municipale di Aprilia, si trovava sulla nave con la figlia di 17 anni e la madre 70enne, “Abbiamo sentito un urto violentissimo, siamo caduti utti a terra -dice la Percossi- una nave di quella stazza non poteva fare quella rotta, la zona era piena di scogli, noi dovevamo andare a Savono, abbiamo perso tutto, l’ospitalità al Giglio è stata splendida“. Sulla nave anche Antonietta Simboli una parrucchiera sempre di Aprilia che ha raccontato quanto accaduto sulla nave Costa Concordia. “Mentre eravamo a cena, stavamo mangiando il primo, sono volati piatti e bicchieri all’improvviso, poi è andata via la luce più volte. Poi siamo caduti l’uno addosso all’altro e la gente si calpestava, camminava sopra altra gente con la nave che andava sottosopra”. La stessa turista ha riferito che “i pochi giubbotti disponibili erano per bambini e non per persone adulte“.