Sono state revocate le convenzioni per le spiagge libere attrezzate di quei soggetti che non hanno rispettato le norme obbligatorie. Si tratta delle spiagge libere di levante a Nettuno, nel tratto che va dal Santuario fino al depuratore. Una spiaggia non aveva il servizio di soccorso in mare, caso venuto alla luce dopo l’episodio della bambina moldava che la scorsa settimana stava annegando. In altri casi è stato rilevato come i gestori posizionassero sulla spiaggia gli ombrelloni già dal mattino, come fosse uno stabilimento balneare con concessione, invece di affittare ombrelloni e lettini in base alla richiesta dei bagnanti. La gestione delle spiagge libere attrezzate prevede, infatti, che il gestore possa affittare l’attrezzatura a richiesta dell’utente e non occupare l’arenile come fosse una proprietà privata, impedendo tra l’altro ad altri di poter fruire degli spazi che restano di libero accesso. Il Comune aveva inviato una diffida agli assegnatari di queste spiagge libere attrezzate in cui li invitava a rispettare la convenzione, ma questo non è avvenuto, quindi la revoca.