Regione, Enti, Autorita’ sono pressati da proteste e denunce, ma nulla cambia
Dopo la riapertura dell’impianto, sequestrato in precedenza per la morte di due operai, i residenti intorno all’Impianto Kyklos-Acea tornano a lamentare gravi disturbi olfattivi dovuti alle emissioni dello stabilimento di Compostaggio, con punte soprattutto nel week-end: è successo il 3 settembre, il 1° ottobre e domenica scorsa. “Gli abitanti serrati nelle case lamentano odori nauseabondi di biofiltro (odore avvertito come ” pungente chimico”) e di uova marce. Imponente l’alea di vapori sprigionati dall’Impianto, visibili a parecchia distanza” – scrive su facebook il comitato “No Miasmi Kiklos”. Oltre alle contrade più vicine allo stabilimento: Torre del Giglio e Via Cossira, nelle giornate di vento aumenta la zona colpita dai miasmi: ne fanno le spese i quartieri periferici di Nettuno: La Verdiana e Tre Cancelli a circa 4 km dall’impianto Acea e Le Ferriere nel Comune di Latina. Regione, Enti, Autorita’ sono pressati da proteste e denunce, ma nulla cambia. Verifiche, conferenze e prescrizioni non hanno fin’ora eliminato i disagi dei residenti. L’area su cui sorge, al confine tra la Provincia di Latina e quella di Roma, si trova a stretto contatto con centinaia di abitazioni e più di mille abitanti. Questi, da anni, con esposti e denunce conducono una dura battaglia contro le esalazioni odorigene moleste emesse dall’impianto, insopportabili tanto da rendere invivibile quella che una volta era una amena zona agricola e residenziale. (Cla Pel)