Freddo polare dietro l’angolo. Rasoiate fredde si sono già avute, specie al Centro-Sud, ma una manovra più seria, di quelle ben strutturate, sta prendendo corpo. Subito dopo Capodanno, le prime infiltrazioni di nuclei perturbati Nord atlantici potranno irrompere verso il nostro territorio, disseminando un po’ di piogge e prime nevicate in alta collina o in montagna sul centro Appennino. Tuttavia – spiegano gli esperti del sito ilmeteo.it – si tratterebbe di azioni in qualche modo ‘apripista’ di altre più invernali attese nel corso della seconda settimana di gennaio.
Dal 7/8 del mese, infatti, sembra prospettarsi un blocco Atlantico di proporzioni più serie, con l’alta pressione oceanica in sollevamento fino alle latitudini polari e molto probabile discesa di aria fredda artica verso il Mediterraneo centrale.
Lo scenario medio deducibile, sulla base dei dati attuali, è quello rappresentato nella prima immagine con l’aria fredda, proveniente dal mare del Nord, che tracimerebbe sul Mediterraneo attraverso la porta del Rodano e anche quella della Bora, innescando minimi depressionaria soprattutto verso le regioni meridionali. Nelle prime fasi dell’entrata dell’aria fredda, i minimi di bassa pressione – spiegano gli esperti – potrebbero interessare anche il Nord, con neve fino in pianura, ma magari più fugace. Maggiore propensione a stazionamento dei minimi depressionari sulle regioni centro meridionali e maltempo invernale più insistente al centro-sud. (ADNKRONOS)