“Loi in rivolta”. Questo il testo dello striscione con il quale Lotta Studentesca ha organizzato una protesta assieme agli studenti, contro la mancata accensione o il funzionamento ad intermittenza del riscaldamento all’istituto superiore “Emanuele Loi”. Ieri mattina i militanti del movimento studentesco assieme agli studenti hanno organizzato una protesta, contro i termosifoni spenti, o funzionanti fino ad un certo orario a dispetto del clima rigido di questi giorni. “Con quest’azione – afferma in una nota il movimento – vogliamo evidenziare il grave problema della mancanza di adeguato riscaldamento scuole nettunesi. Non è assolutamente tollerabile che all’inizio del mese di gennaio i servizi di riscaldamento non siano ancora attivi al 100%”. “Non possiamo più accettare – prosegue la nota – che nonostante le numerose sollecitazioni riguardanti l’edilizia scolastica da parte di Lotta Studentesca in tutta la città, in diverse scuole di Nettuno continui la situazione di disagio dovuta al problema del riscaldamento. Sopratutto dovuto alla singolare scelta della Provincia di Roma che ha stabilito un orario massimo entro cui spegnere i termosifoni. Le nostre proteste non si fermeranno fin quando gli studenti non potranno usufruire di tutti i servizi di cui hanno pieno diritto, senza vivere queste situazioni al limite della sopportabilità”.