Doping e ciclismo, l’associazione Nettuno Rock perde il ricorso

cedroE’ stato dichiarato inammissibile il ricorso che l’Associazione Sportiva Dilettantistica Nettuno Rock ha presentato contro la Federazione Ciclistica Italiana, per l’annullamento dell’art. 1.1.03 che riguarda il settore amatoriale e cicloturistico nazionale in base al quale “non potranno essere tesserati cicloamatori i soggetti che risultino sanzionati dalla giustizia sportiva e ordinaria per un periodo superiore a mesi 6 per motivi legati al doping”.
Alcuni dei suoi atleti, già in passato squalificati per doping con sanzione superiore a 6 mesi, sono stati impossibilitati a partecipare alle gare riservate alla propria categoria, affiliata alla Federazione ciclistica italiana.
La sentenza del Tar del Lazio stabilisce che “gli atleti tesserati con gli Enti di promozione sportiva possono partecipare alle manifestazioni del S.A.N. della Federazione Ciclistica Italiana, ma nel rispetto delle norme federali che le disciplinano, tra cui anche il requisito etico, il quale fa divieto di partecipare alle manifestazioni suddette, sotto la categoria “cicloamatori”, a chi abbia in passato ricevuto una squalifica per doping di durata superiore a 6 mesi. Si tratta di un’apertura all’esterno compiuta dalla Federazione, la quale opera così un ampliamento della platea dei potenziali partecipanti alle manifestazioni sportive federali del S.A.N, permettendo di gareggiare in esse anche a soggetti che non avrebbero potuto farlo, in quanto non tesserati FCI. Ovviamente, però, tale partecipazione di soggetti estranei al vincolo associativo con la Federazione è possibile solo a condizione di rispettare le medesime regole che valgono per i tesserati FCI”.