“Basta fetori”. Esplode la protesta davanti ai cancelli dell’ex Kiklos

21151717_10213410378323261_1894048083347452785_nCartelli, slogan, fischi. “Ridateci il diritto di respirare”, “Cambia il nome ma non la puzza. Stop fetori”, “Questo schifo deve finire”. Come annunciato nei giorni scorsi, stamattina i residenti sono scesi dalle 8,30 in poi davanti ai cancelli della ex Kiklos, oggi Acea, in via delle Ferriere km 15, per protestare contro i miasmi e i cattivi odori provenienti dall’azienda di compostaggio che costringe i residenti in casa. Una protesta spontanea di cittadini che continuerà anche di notte per vigilare sugli scarichi che vengono effettuati. Ma cosa singolare oggi, giorno di inizio della protesta, delle decine di camion che ogni giorno entrano nell’impianto non si è vista neanche l’ombra.  Stamattina al presidio hanno partecipato i consiglieri di opposizione: Carmen Porcelli di Aprilia e Claudio Dell’uomo di Nettuno.20170830_183057

340 cittadini nel mese di luglio scorso avevano sottoscritto moduli individuali firmati e certificati in cui si indicava come fonte certa dei cattivi odori l’Acea Ambiente Aprilia, causa di odori nauseabondi lungo tutta la zona dei quartieri nettunesi di Tre Cancelli, di Piscina Cardillo, di Canala, e di Le Ferriere a Latina e Corsira e via del Giglio ad Aprilia. I cittadini sono stanchi e arrabbiati, esausti di convivere con la puzza per intere giornate ma nonostante decine di segnalazioni alle Forze dell’Ordine e sopralluoghi degli enti di controllo nulla è cambiato.

21150050_10213410376923226_408218072674162343_nI partecipanti al presidio, in queste ore di protesta, chiedono anche un incontro coi vertici di Acea Ambiente, non “soltanto” coi Responsabili in loco, che non forniscono in alcun modo risposte adeguate alle numerose telefonate di protesta.21105992_10213410377203233_8150000130379323612_n

Occorre che la Società Acea decida di dare delle risposte esaustive ai Cittadini che dopo un’estate di odori nauseabondi sono determinati ad andare avanti con la protesta.

Claudio Pelagallo