Anzio, se ancora ce ne fosse bisogno, si conferma regina dell’estate ed incassa l’ennesimo sold out di una stagione vincente, con lo spettacolo di Enrico Brignano allo stadio del baseball.

Il boom registrato ieri sera dal noto comico romano – attore, regista, showman – d’altronde era già chiaro dalle file chilometriche per avvicinarsi al campo comunale e alle macchine parcheggiate tra la Nettunense e ogni vicolo pensabile nella zona di Anzio 2.

Da tutta la provincia di Roma si sono riversati nella città neroniana per assistere ad “Un’ora sola vi vorrei”, unica tappa del Lazio che ha chiamato a raccolta oltre 5000 spettatori in uno stadio che esplodeva e parecchie persone costrette a stare in piedi.

Un viaggio attraverso la comicità, dove Brignano si diverte a spaziare dall’uomo del paleolitico arrivando fino ad oggi, ai paradossi della modernità, agli effetti dei social e a come sono cambiate le tecniche di seduzione tra maschio e femmina perché “Diciamolo, oggi grazie a Istagram e Facebook le donne arrivano al primo appuntamento già pronte all’uso… si portano avanti col lavoro…”

Il mattatore è in gran forma, nonostante l’umidità a livelli pazzeschi, e non risparmia neanche pediatri, passeggini e farmacie, dato che “da quando è nata mia figlia Martina, che oggi ha 2 anni e mezzo, non si esce più di casa, tranne per accendere mutui in farmacia ed aiutare i dottori a fare la manutenzione della barca…”

Il tempo fugge e noi ci affanniamo a rincorrerlo, è il filo conduttore dello spettacolo, e così, per sfidare al massimo la caducità del tempo, Brignano condensa in più di due ore battute, ricordi, sketch, con un finale improvvisato in cui saluta la moglie Flora ricoverata in ospedale a Terracina.

La saluta e le dedica lo spettacolo rivolgendosi al pubblico “Dite a mia moglie, che oggi avrebbe voluto essere qui, che la amo tanto”. Ma non poteva finire così… e allora Brignano, da perfetto padrone di casa, dà il meglio sul finale e regala risate per altri venti minuti ringraziando il personale dell’ospedale della provincia di Latina “perché nella sanità non c’è solo chi ruba ma anche chi lavora con dedizione e turni massacranti”.

Una frecciata va anche “a quella ventina di ragazzi che due giorni fa, alle 2 di notte, si sono presentati al pronto soccorso strafatti e ubriachi, dopo un rave party, parlando il tirolese e intasando l’ospedale, ma poi per quale motivo… un rave a Terracina!”.

Lo spettacolo stavolta si chiude sul serio, Brignano guarda il pubblico e spara la chicca: “Oggi siamo stati solo in 5000. Mi dispiace per tutti quelli che non erano con noi stasera e stanno ancora aspettando l’inizio dello spettacolo nello stadio del baseball di Nettuno… ” E saluta la gente in tribuna: “Quanto avete pagato voi per stare laggiù? Ammazza quanto siete lontani, ma non vi lamentate però, abbiamo venduto biglietti a 7 euro a persone che stanno guardando lo spettacolo dalla spiaggia…”.

Tra le note positive la felice scelta di utilizzare lo stadio del baseball per i grandi eventi. Ottima la gestione logistica di viabilità e parcheggi.

Unica nota che stona, la fila per gli accrediti e una cinquantina di persone che perdono l’inizio dello spettacolo a causa della lentezza del botteghino.