“La legalità parte dal lavoro” questo lo slogan scelto dalla CGIL per la due giorni che la vedrà presente nelle piazze dei due comuni del Litorale. “La lotta contro le Mafie– si legge nel volantino di convocazione– non è solo questione di ordine pubblico, bensì una battaglia culturale che coinvolge tutta la società, a partire dal mondo del lavoro”.
L’iniziativa si terrà lunedì 6 Giugno a Nettuno in Piazza Cesare Battisti dove sarà presente il Camper dello SPI CGIL, e martedì 7 giugno ad Anzio in Piazza Pia.
Legalità nel lavoro vuol dire contrastare il lavoro nero e le aree di lavoro “grigio”, i contratti “pirata” stipulati da sindacati non rappresentativi per abbassare i trattamenti retributivi e normativi, , il “caporalato” vietato dalla legge, ma ancora presente soprattutto in agricoltura , tutte le forme di lavoro senza diritti e tutele che costituiscono forme di sfruttamento e alimentano povertà e disuguaglianza.
Il lavoro irregolare è spesso un lavoro insicuro in cui non vengono rispettate le norme della sicurezza sul lavoro, non viene fatta prevenzione né formazione esponendo i lavoratori a grossi rischi: nei primi 4 mesi dell’anno nel Lazio c’è stata un’impennata degli incidenti sul lavoro, oltre 11.800 infortuni denunciati e 78 morti.
Il costo della corruzione in Italia è stimata pari a 237 miliardi di euro, circa il 13% del Pil, 4000 euro per abitante, una zavorra che grava sul Paese e viene pagata dai cittadini onesti
La legalità nella Pubblica Amministrazione, la trasparenza negli appalti sono il presupposto fondamentale per un’economia ed una società sana: Non c’è lavoro di qualità né sviluppo equo e sostenibile senza legalità.
I fondi del PNRR e della nuova programmazione europea rappresentano per il Paese tutto e per il nostro territorio un’occasione di rilancio produttivo ed occupazionale, un’opportunità per migliorare il welfare, la sanità territoriale, le condizioni di vita e di lavoro delle persone.
Risorse che dovranno essere utilizzate nella maniera più efficace e trasparente, attraverso una progettazione adeguata, confrontandosi con le Parti Sociali, così come previsto dal Protocollo Nazionale, e finalizzate a creare lavoro e servizi. Non devono esser perse per mancanza di capacità progettuale, o sprecate né tantomeno possono alimentare corruzione, illegalità, clientele.
Perciò mai come in questo momento è necessario l’impegno delle Istituzioni e della Società Civile per contrastare le infiltrazioni mafiose ed ogni tipo di corruzione ed affermare una cultura ed una pratica della legalità in tutti gli ambiti. Anche ad Anzio e Nettuno
Cgil Roma Sud Pomezia Castelli