Ad oggi, nel campo medico l’applicazione dell’IA intelligenza artificiale ha prodotto i migliori risultati e promesse per il futuro della ricerca. L’apparizione di questa ultima rivoluzione tecnologica, di una potenza unica e straordinaria, nel passaggio storico tra il vecchio mondo analogico e il nuovo digitale è un paradigma, tra tutte le rivoluzioni avvenute dall’apparizione del linguaggio scritto, della tecnica e poi della scienza moderna, è un vettore l’IA, di esponenziale portata filosofica ed anche di pura matematica. E non si può lasciare questo processo esponenziale e la sua applicazione, dall’analisi della mole dei dati scandita in soli pochi minuti di lancette di un orologio dell’IA contro i mesi di una équipe di studiosi, fino alla decisione finale, fuori dalla portata e della verifica etica dell’Uomo, inteso come Persona e Coscienza e non come un semplice numero, un individuo solo e come cifra anonima comune statistica.
di Raffaele Panico
Roma 26 settembre, dopo i saluti istituzionali e il convegno dal titolo “Giornalismo e intelligenza artificiale: raccontare la malattia e la ricerca”, la consegna dei premi e dei riconoscimenti speciali, nell’Aula Magna dell’Università Lumsa di Roma che è tra i promotori del concorso insieme all’Ordine dei Giornalisti e alla Fondazione Alessandra Bisceglia.
Sono Martina Martelloni e Chiara Esposito, le vincitrici dell’ottava edizione del Premio.
Il Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia per la comunicazione sociale è dedicato alla memoria di Alessandra Bisceglia, la giovane giornalista lucana scomparsa prematuramente il 3 settembre 2008, a soli 27 anni. L’obiettivo del Premio è di sostenere l’impegno dei giovani giornalisti nella diffusione di una cultura di solidarietà, integrazione e inclusione e promuovere una corretta informazione: le malattie rare e sull’equità dell’accesso alle cure. “Tenere viva – così il presidente della giuria del Premio, Andrea Garibaldi – la comunicazione sociale, vale a dire il giornalismo che non parla di guerre e scontri ai vertici del potere, ma racconta storie di comunità, riscatti impossibili, affetti che vincono sfide”.
Dal 2011 ad oggi il concorso è cresciuto molto a livello di partecipazione, di diffusione e di importanza delle testate rappresentate così come è aumentata la qualità dei lavori, tanto che, per la giuria, diventa sempre più difficile scegliere i vincitori fra i concorrenti provenienti da tutta Italia.
L’evento ha visto nel pomeriggio un corso-convegno: “Giornalismo e intelligenza artificiale: raccontare la malattia e la ricerca”, promosso dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio.
L’evento quest’anno col patrocinio di Rai per la Sostenibilità – ESG ha ottenuto anche la media partnership della TGR è stato moderato dal capo Ufficio stampa dell’Istituto Superiore di Sanità, Mirella Taranto. Per ulteriori informazioni si veda www.fondazionevivaale.org/premioalessandrabisceglia