La Fillea Cgil di Roma e Lazio con Unicef Italia per i bambini e i diritti di tutti
“Can you smile for me?”: Costruiamo l’infanzia sperduta
A Viterbo il 25 ottobre la mostra fotografica dal mondo di Giammarco Sicuro
La Fillea Cgil di Roma e Lazio in occasione del Cinquantesimo anniversario di UNICEF ITALIA celebra l’organizzazione internazionale con un viaggio nel Lazio che tiene traccia dei cambiamenti, delle evoluzioni e della crescita del mondo. Cinque incontri che interessano tutto il territorio regionale: Roma, Viterbo, Rieti, Latina. In ogni incontro ad animare la mostra esponenti Cgil, giornalisti, economisti, architetti, urbanisti, politici, attivisti per i diritti umani.
Un dialogo sull’infanzia per ricostruire le città a misura di bambini: dalle foto di Giammarco Sicuro, il racconto di vite quotidiane prendono forma cinque incontri per il diritto naturale che diventa opportunità di esperienza e condivisione.
Il prossimo venerdì 25 ottobre la tappa è a Viterbo nella cornice di Spazio Attivo – LAZIO INNOVA (Via Faul) dalle ore 16.30 e protagonisti della conversazione sulla condizione dei bambini nel territorio nazionale e nei paesi esteri sono Chiara De Carolis Casa dei Diritti Sociali ODV della Tuscia, Stefania Fioravanti presidente di Unicef Viterbo, Diego Piccoli Fillea Cgil di Roma e Lazio, Bianca Piergentili Rete degli Studenti Medi Lazio, Vito Scalisi Arci Roma, Stefania Sposetti Cgil di Roma e Lazio e l’Eurodeputato Marco Tarquinio.
Al centro dell’incontro la riqualificazione urbana e la rigenerazione sociale in Italia e nel mondo: su come preservare i più piccoli e le comunità fragili per generare una società equa, solidale e sostenibile su scala internazionale e territoriale.
La Fillea Cgil di Roma e Lazio, il sindacato dei lavoratori delle costruzioni rappresenta quei lavoratori che si sono resi protagonisti nella solidarietà, nella lotta politica e sociale. Attori principali nella rivendicazione civica, nella rigenerazione urbana e soprattutto nella manifestazione delle istanze dei più deboli, degli ultimi. In questo anno in cui ricorre il cinquantesimo anniversario di UNICEF Italia vuole con forza rivendicare la natura di costruttori di Pace, il lavoro dell’organizzazione nella tutela, nell’ausilio, nell’assistenza ai più piccoli nel territorio nazionale e in tutto il mondo.
La Fillea Cgil di Roma e Lazio al fianco di UNICEF per continuare a dare sostegno ai bambini e attraverso la mostra “Can you smile for me?” promuove incontri e dibattiti su tutto il territorio regionale per sensibilizzare sulla condizione dell’infanzia e costruire insieme opportunità di tutele affinché la Dichiarazione dei Diritti del bambino sia stella polare per tutte le popolazioni. Il benessere dei bambini è la base per costruire una solidarietà civica e democratica. Ogni giorno, in ogni territorio per le persone con le persone e sostenere UNICEF significa tutelare i più piccoli per realizzare una società solidale, equa e sostenibile.
Can you smile for me? L’infanzia sperduta è una mostra fotografica realizzata con le immagini scattate dall’inviato speciale della Rai e fotoreporter Giammarco Sicuro. Una collezione che l’autore ha voluto donare all’UNICEF e raccolta in più dieci anni di lavoro in vari paesi del mondo, e composta interamente da volti e storie di bambine e bambini. Un mosaico colorato ed eterogeneo, ma anche, e soprattutto, sofferente, emergenziale e doloroso di un’infanzia, appunto, sperduta in angoli del mondo troppo spesso abbandonati e dimenticati.
Myanmar, Perù, Bolivia, India, Nepal, Brasile, Oman, Tagikistan, Bangladesh soltanto alcuni tra i paesi visitati, con un focus principale su tre grandi emergenze: l’Afghanistan, l’Ucraina e la Cisgiordania.
Il primo, un paese che ha subito il ritorno al potere dei talebani e che affronta una crisi umanitaria gigantesca. Malnutrizione, malattie già debellate e oggi di nuovo presenti, negazione assoluta di diritti a bambine, ragazze e donne, povertà che Giammarco Sicuro ha potuto documentare anche grazie all’aiuto degli uffici e dello staff dell’UNICEF sul campo, grazie ai quali è stato possibile visitare cliniche, ospedali, scuole, luoghi di sfruttamento minorile di località remote e altrimenti inaccessibili.
E poi le due guerre più vicine a noi: l’invasione dell’Ucraina e il dramma per la popolazione che vive nei territori palestinesi. Tragedie che emergono con una forza travolgente e scioccante dagli scatti dell’autore, realizzati in pieno conflitto.
L’UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, è nato l’11 dicembre del 1946 per aiutare i bambini europei, tra cui quelli italiani, al termine del Secondo conflitto mondiale.
La sua missione è contribuire alla sopravvivenza, alla protezione e allo sviluppo delle potenzialità di ognibambino e bambina, con speciale cura per quelli più esclusi e vulnerabili con programmi sia a lungo termine che di emergenza per la salute materno-infantile, le forniture idrico-igieniche, l’istruzione, la protezione e l’assistenza psico-sociale.
L’UNICEF promuove i diritti e il benessere di bambini e adolescenti senza alcuna esclusione in oltre 190 paesi e territori di tutto il mondo – compreso il nostro paese, dove è presente con il Comitato Italiano per l’UNICEF, Fondazione ETS, dal 1974.