La straordinaria e inedita storia di una misteriosa spia arruolata dai servizi segreti britannici per depistare i tedeschi dallo sbarco degli Alleati in Sicilia a quello di Anzio – Nettuno e la successiva liberazione di Roma
Sabato 11 gennaio, alle 17, presso gli spazi del Museo dello Sbarco di Anzio, via di Villa Adele, si terrà la prima presentazione del libro del giornalista e scrittore Marco Patucchi, “La spia venuta dal nulla – Storia di Gabor Adler, agente britannico morto nel 1944 per la libertà di Roma” (Marlin editore, collana Filo spinato diretta dagli storici Mario Avagliano e Marco Palmieri).
L’evento è organizzato dal Museo dello Sbarco e dalla Casa editrice Marlin con il patrocinio del Comune. In dialogo con l’autore ci saranno lo storico e scrittore Mario Avagliano e Paolo Bianchini, regista cinematografico e testimone diretto dei fatti del 1944. Modera Antonella Mosca, giornalista del Messaggero.
La presentazione del libro inaugura gli eventi predisposti dal Museo dello Sbarco di Anzio in occasione dell’ 81′ anniversario dell’Operazione Shingle del 22 gennaio 1944.
“La spia venuta dal nulla è la storia, raccontata attraverso documenti e testimonianze, di un ventenne che negli anni della Seconda Guerra Mondiale sacrificò la propria vita per la liberazione dell’Europa dal nazifascismo. È anche il racconto, nelle memorie dei romani, del 4 giugno 1944 giorno dell’arrivo degli Alleati. Una storia che in filigrana ci parla anche di questi nostri tempi di revisionismi e populismi vari, ricordandoci che la democrazia non è una certezza acquisita per sempre, ma ha bisogno di cura e impegno costanti”, racconta l’autore.
Trama
Il 4 giugno del 1944, mentre a sud di Roma gli Alleati stanno entrando nella città liberandola, qualche chilometro più a nord, lungo la via Cassia, i tedeschi ormai in fuga uccidono quattordici prigionieri prelevati dal carcere di via Tasso. Partigiani e antifascisti, tra i quali il deputato e sindacalista Bruno Buozzi: sono i “Martiri della Storta”, vittime di quella che, dopo le Fosse Ardeatine, è stata la strage nazifascista più efferata compiuta a Roma. Tra di loro anche il “soldato inglese sconosciuto”, come è stato indicato da sempre nei libri di storia e sulla lapide dell’eccidio un uomo non identificato. In realtà si trattava di un giovane ungherese, Gabor Adler alias capitano John Armstrong, arruolato dai servizi segreti britannici e sbarcato nel 1943 in Sardegna per una missione che doveva depistare il nemico dall’imminente sbarco alleato in Sicilia. Questo libro racconta la storia della sua vita e della sua missione, riemerse dal nulla e ricostruite attraverso documenti e testimonianze inediti. È anche la storia di quelle ore straordinarie che segnarono la liberazione di Roma.
Dalla prefazione di Massimo Giannini
“Questo libro sembra un romanzo d’avventura. Ma non è così. È la nostra Storia, che non dobbiamo e non possiamo dimenticare né disperdere. Mai. Come ripete Liliana Segre, piccola, grandissima donna sopravvissuta all’orrore di Auschwitz, che questa Italia irrisolta ed immemore costringe a vivere sotto scorta: ‘Io sono una delle pochissime ancora in vita, ma quando saremo morti tutti, non ci sarà più nessuno che potrà dire io c’ero…. Non ci sarà più niente’. È contro questo oblio, oggi, che dobbiamo combattere”.