Sul social network più amato dagli utenti spopolano i nuovi gruppi che rivendicano l’appartenenza al paese di nascita postando ricordi e curiosità legate alla propria città. Domenica il gruppo di Nettuno si ritroverà davanti al Santuario.
Tutti pazzi per il nuovo tormentone che spopola su Facebook. L’ultima tendenza nel social network più gettonato del momento è l’iscrizione al gruppo “Sei di…se…”. Una moda, questa di aderire ad un gruppo territoriale, che in realtà era nata già qualche anno fa, quando Facebook era in fase di decollo, tornata prepotentemente in voga nelle ultime settimane. Ricordi, personaggi, vecchi detti. Migliaia di proseliti si aggiungono di giorno in giorno ai gruppi che fioccano tra gli utenti di tutti i comuni d’Italia per ricordare. Tra Anzio e Nettuno è nata una vera e propria sfida a suon di magliette, foto ricordo, libri e iniziative collegate al gruppo di provenienza. “Sei de Nettuno se…” ha il numero di maggiori iscritti, 4088 in un gruppo aperto a tutti sul social network. Chiuso invece, con necessità di chiedere l’autorizzazione per iscriversi, il gruppo creato dai cittadini neroniani, “Sei di portodanzio se…”, che al momento registra 2085 iscritti. Sono soprattutto gli over 30 ad appassionarsi alla nuova moda che tanto fa leva sui nostalgici. Si dimostra di appartenere a un paese ricordandone aneddoti, personaggi che hanno fatto la storia, modi di dire, curiosità legate a luoghi e tradizioni. Chi tagga vecchie foto, chi tira fuori ricordi legati all’infanzia, chi rispolvera espressioni dialettali, chi rivendica unicità. E’ proprio il bisogno di unicità che stimola fenomeni sociali come questo, “piazze virtuali” che fanno presa sulla nostalgia e sul desiderio di tornare alle proprie origini, a quando forse “si stava meglio”. Se poi la tendenza del momento è anche un’occasione per riaccendere lo storico campanilismo tra nettunesi e portodanzesi… Sono migliaia i post sia nel gruppo di Anzio che in quello di Nettuno. Nella comunità dei “portodanzesi” si legge, ad esempio, “sei di portodanzio” se “almeno una volta sei annato a fa Tarzan al Bambinopoli”, se “t’annavi a ammucchià a Villa Adele, alle Grotte o alle cabine della Dea Fortuna”, ed ancora, se “non sei andato a mare a Nettuno”, se “sai che Bruno Conti faceva la panchina all’avvocato Verlezza”, se “facevi i tuffi al terzo o alle pendiche”. Tanti anche gli aneddoti legati ai nettunesi, tra i post si legge “sei de Nettuno se hai comprato la pizza da Lola pe falla magnà ai colleghi romani e facci dì che bbona”, se “sai che le giostre se mettevano a mare sotto ando sta mo il porto”, se “ricordi Remo che vendeva la robba da pesca al borgo e ci annavi a comprà l’ami sciorti”. Ma la sfida non è solo a colpi di “post”. Sono nate magliette con il nome dei due gruppi, e domenica davanti al santuario di Nostra Signora delle Grazie gli iscritti si ritroveranno per una foto da fare tutti insieme. Anzio risponde per le rime, dando appuntamento ai portodanzesi del gruppo per il 29 marzo, alle grotte di Nerone, per la foto ricordo.