Stamattina si sono dati appuntamento gli iscritti del gruppo di Facebook per dare vita a un grande evento, immortalato dalla macchina fotografica.
Magliette verdi o blu, i colori di Nettuno, trombette, cellulari e macchine fotografiche pronte a immortalare. Alle 10.15 di stamattina si sono ritrovati migliaia di cittadini, davanti al santuario di Nostra Signora delle Grazie, per il grande scatto. Un abbraccio collettivo che ha riunito per la prima volta i promotori del gruppo Facebook “Sei de Nettuno se…”, che dopo aver dato vita a una comunità virtuale fatta di 5174 iscritti, sono passati ai fatti, scendendo in piazza, indossando magliette, facendo una foto che resterà alla storia. Facendosi ricordare. Per questo è nato il gruppo, per ricordare il passato, sorridere, aggregare chi si dice fiero di essere nettunese, sulla scia della moda che impazza su Facebook e da qualche settimana sta coinvolgendo migliaia di utenti da tutti i comuni, tra i quali Anzio… che risponderà a colpi di foto il 29 marzo alle grotte di Nerone. Donne, bambini, anziani, ragazzi, e la statua della Madonna delle Grazie al centro del piazzale, simbolo della città, omaggiata come vuole la tradizione, al grido di “Evviva Maria”. Non mancava proprio nessuno, stamattina, all’appuntamento programmato da giorni e attesissimo dai nettunesi doc. Un momento emozionante, che molti hanno ripreso con la videocamere postandolo in diretta nel gruppo di Facebook, per dare modo ai nettunesi che si trovavano fuori città di assistere a quello che è stato un vero e proprio evento. In sottofondo la canzone di Nettuno. Mani verso il cielo, un bel sorriso, e la foto ricordo. “A belli – ha scritto Alessia nella bacheca del gruppo – pure a 500 km de distanza ho cantato a squarciagola”. “E’ stata un’emozione incredibile, non finirò mai di ringraziarvi”, dice Danilo. “Avete dato inizio – commenta, tra gli altri, Enrica – a qualcosa di stupendo, spero sia il primo di una lunga serie di eventi”. Commenti ed emozioni a non finire, per una giornata che non verrà dimenticata.