Immagini eccellenti della storia del territorio, un ampio lavoro documentario sul movimento popolare contro la realizzazione della Turbogas. Sono foto che raccontano giorni importanti per il nostro territorio quelli della mostra Turbogas – Not in my name. Fotografie che raccontano di persone, famiglie, uomini e donne che non si sono rassegnati ad una società , quella di Sorgenia, che ha stabilito un destino ambientale per tutti senza chiedere il parere a nessuno. Nessuno, neanche le Istituzioni locali. E’ una fotografia di reportage, quella di Camera Work, che non respira di segni d’assalto, che non mostra muscoli e nervi dell’azione, ma che, quasi da un punto di osservazione esterno, legge puntuale il clima umano di questa protesta. Sono immagini dei giorni dell’arrivo della turbina al porto di Anzio, dei sit-in , descritti con uno stile giornalistico avulso al commento ma espressivo di un talento fotografico. Non può che essere così guardando un controluce che ci sembra citare Robert Capa: uno skyline di uomini in corsa sulla ferrovia, il movimento delle bandiere, la disposizione dei corpi nello spazio che disegnano un angolo retto, l’uso della luce, il tutto composto con maestria. Vale la pena di vederla questa mostra perché la protesta va avanti, sia chiaro, o chiaroscuro…
Dall’11 al 25 settembre presso l’Associazione culturale e promozione sociale Acquadolce – via XXIV maggio, n. 27 Nettuno (RM)
Maria Gabriella Formicola