Insieme si vince e il gruppo “Sei de portodanzio se” ha vinto di nuovo, con il più grande spettacolo che la città potesse desiderare nel giorno di Sant’Antonio. La solidarietà, la preghiera, la tradizione. Il 13 giugno è stata la festa del patrono migliore di sempre, capace di riunire i centinaia di “portodanzesi” che si sono incontrati grazie al gruppo di Facebook, dando vita a qualcosa di emozionante per un’intera città.
In occasione di Sant’Antonio infatti i promotori del gruppo sono scesi in campo per raccogliere fondi da destinare alla cooperativa sociale “La Coccinella” che si prende cura di ragazzi e famiglie in difficoltà. Rivendicando il senso di appartenenza ad Anzio e alle sue tradizioni (la vera festa di Sant’Antonio ricorre il 13 giugno ma per motivi turistici e commerciali viene festeggiata alla fine del mese). Già dal pomeriggio gli iscritti al gruppo si sono ritrovati in piazza per promuovere l’iniziativa del Barattanzio, attraverso la raccolta di dolci ed alimenti da consegnare alla casa famiglia di Anzio. Uno “scambio” legato al miracolo del pane di Sant’Antonio, che narra di una madre che ottenne da Sant’Antonio di Padova la resurrezione del figlio annegato in una vasca, con la promessa di dare ai poveri tanto grano quanto era il peso dei bambini.
Da qui la devozione di dare l’elemosina ai poveri sotto forma di pane. Religione e tradizioni sono rivissuti anche attraverso la proiezione di immagini su un intero palazzo di piazza Pia, con una sequenza di Anzio antica, e flash del grande pugile Giulio Rinaldi, fino ad arrivare al 29 marzo di quest’anno, giorno del primo raduno del gruppo “Sei de Portodanzio se”, quando migliaia di persone hanno fatto “storia” sotto alle grotte di Nerone in uno scatto collettivo unico. Un’emozione anche l’iniziativa del 13 giugno, che a distanza di due mesi firma un nuovo successo grazie all’impegno di chi ha saputo dimostrare che l’unione fa la forza.
Alla giornata hanno collaborato anche le attività commerciali del centro, che hanno effettuato sconti vantaggiosi per chi indossava la mitica maglia azzurra con la scritta “Sei de portodanzio se”. Poi il momento più suggestivo, con la preghiera del popolo di Anzio davanti al santo e la foto del gruppo, suggestiva come poche all’interno della chiesa dei Santi Pio e Antonio. Il ricavato della manifestazione è andato alla Coccinella e ai giovani professionisti che al suo interno lavorano e si impegnano quotidianamente per garantire una casa e sopratutto protezione, affetto e cure familiari a bambini e ragazzi meno fortunati.