Anzio e la Polonia unite nella devozione a Sant’Antonio

Gettate le basi per un gemellaggio culturale e culturale tra il comune neroniano e quello di Jaslo, con la benedizione del Santo dei Miracoli

di Mario Blasi

La devozione di Anzio per il suo patrono Sant’Antonio di Padova è ultrasecolare e anche quest’anno la si è esternata con un fitto programma di appuntamenti civili e religiosi. Ma grazie all’iniziativa dei Padri minori conventuali, che reggono l’arcipretura dei Santi Pio e Antonio di Anzio, quest’anno i festeggiamenti antoniani si sono arricchiti di un’iniziativa particolare che potrà portare frutti negli anni futuri. In Polonia a circa 100 Km da Cracovia c’è una cittadina di nome Jaslo che ha diverse cose in comune con Anzio. Innanzitutto ha come patrono S. Antonio di Padova, con un santuario a lui dedicato affidato sempre ai Frati Minori conventuali. Ha subìto, come Anzio, bombardamenti pesanti che l’hanno quasi completamente distrutta. La statua del Santo in Polonia, dopo i bombardamenti è rimasta illesa anche sotto le macerie, come successe ad Anzio dove per altro fu posta al centro della navata centrale della Chiesa madre in segno di protezione. E come Anzio, si svolge una sentita e partecipata processione con la celebrazione eucaristica in cui si benedice e distribuisce il Pane di Sant’Antonio in ricordo della carità del Santo. Un volta saputo della reciproca devozione a Sant’ Antonio si è pensato di far nascere una conoscenza che potrà portare in futuro ad un vero gemellaggio tra le due comunità cittadine. Una delegazione anziate è stata in Polonia a cavallo della festa liturgica del 13 giugno partecipando ai festeggiamenti di Jaslo. E durante i festeggiamenti patronali di Anzio ecco che una delegazione polacca è intervenuta con slancio ad Anzio assistendo alla solenne processione a mare e a tutte le altre celebrazioni patronali. Prima di tornare in patria ha incontrato il Consiglio Pastorale della Chiesa madre tessendo contatti ancora più fitti e gettando le basi per nuove iniziative comuni. L’intento è quello sicuramente di una conoscenza più approfondita e reciproca delle due realtà cittadine sia dal punto di vista storico che culturale e religioso, con la volontà di coinvolgere anche le istituzioni comunali affinché tale gemellaggio possa stringersi sempre più concretamente in nome e con la protezione di un Patrono in comune, Sant’ Antonio.