Domani alle ore 20,30 al Forte Sangallo, nell’ambito della rassegna “Guerra e pace Film Fest” sarà presentato il libro: “Adele, Celeste e Giorgio – tre storie di Anzio e Nettuno (1938-1945)”. Non solo nomi, ma emozioni, dolore e speranza di coloro che all’epoca dei fatti erano solamente dei ragazzi. Tre storie di vite difficili in quel periodo, in particolare da chi era stato colpito in prima persona dalle leggi razziali, ma che hanno un denominatore comune, quello della speranza e, successivamente, della salvezza al termine degli eventi bellici che hanno caratterizzato quel momento della storia. Con questo volume l’associazione La Tamerice ha voluto compiere un ulteriore passo in avanti in uno dei suoi obiettivi principali, quello del mantenimento della memoria e del suo passaggio alle giovani generazioni. Per motivi anagrafici sono sempre meno le testimonianze dirette di quel periodo e questo libro nasce proprio con l’intento di mantenere viva e perpetua la memoria di chi ha vissuto in prima persona quei tragici momenti. Le tre storie, due delle quali strettamente intrecciate tra loro, iniziano tutte ad Anzio e Nettuno e se ne allontanano poi, per cause di forza maggiore, raccontando anche lo sfollamento e la necessità di scappare da una guerra che, da eco lontana, arriva fino alla porta della propria abitazione. Nonostante l’orrore che invadeva il mondo in quei giorni, in queste storie ciò che esplode prepotentemente è l’umanità delle persone, la forza dell’essere umano che, nonostante la situazione, continua a nutrire empatia per il prossimo, mettendo in alcuni casi a rischio la propria incolumità e quella dei familiari per salvare la vita di un altro essere vivente. Da un’idea dell’associazione La Tamerice, i testi sono stati redatti da Elvira Proia e Davide Vaggi; le note e gli approfondimenti storici sono a cura di Gianluca Fiocco, docente di storia all’Università di Tor Vergata.