Un successo la “Caccia ai tesori di Anzio” , manifestazione di solidarietà organizzata dalla Pro Loco “Città di Anzio” con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e fortemente voluta da Aldo e Franca Napoletano in memoria del figlio Giovanni prematuramente scomparso lo scorso anno per un’ improvvisa malattia. Alla manifestazione hanno dato entusiastica e preziosa collaborazione gli Scout della AGESCI della sezione Anzio-Nettuno. 150 fra ragazzi e adulti si sono radunati fin dalle 8.00 del mattino in Piazza Pia per le previste operazioni di iscrizione, numerazione e compilazione di opportuna documentazione. Alle 9.30, letto il primo indizio, le 25 squadre sono partite e fino alle 13.00 hanno dato vita ad un gioioso e allegro andirivieni lungo le strade della nostra città a suon di cruciverba, rebus, indovinelli ed altri giochi enigmistici, per identificare i vari siti di Anzio, più o meno noti (la statua di Nerone, piazza Nassyria, Paradiso sul mare, Villa Adele, Sanatorio militare e la vecchia sede dell’Italcable sull’Ardeatina, da dove partì il capo telegrafico sottomarino che collegò ,nel 1925, l’Italia all’America), dove erano stati allestiti punti di controllo e transito. Al termine della manifestazione, nel cortile della Parrocchia Ss.Pio e Antonio, si è tenuto un breve rinfresco con la premiazione delle squadre (composte da 4 concorrenti) classificatesi ai primi tre posti. Ad ognuno dei componenti le squadre vincitrici, la Pro Loco ha donato un “Nerone d’Argento”, riproduzione di una moneta di epoca romana, ed una copia del libro “Anzio ieri, oggi, domani” di Arrigo Cecchini e Benedetto Salesi. Copie dello stesso libro sono state donate anche a tutti gli altri partecipanti alla gara. “Un sentito ringraziamento – commentano dalla Pro Loco – agli sponsor che hanno reso possibile il successo della manifestazione: Anzio Salumi, Pizzeria Palm Beach, Ranucci Bevande, Bontà e Tradizione, Artel Telefonia, Antichi Sapori di Marigliani Elena ed in particolare alla Parrocchia Ss. Pio e Antonio, e al Bar Angelo Graziosi per la disponibilità delle loro strutture”. Il ricavato è stato devoluto all’AIRC Associazione Italiana Ricerca sul Cancro su espresso desiderio dei genitori del caro Giovanni.