La storia rivive grazie all’esposizione videografica andata in scena ad Anzio, lo scorso 25 febbraio, a Villa Sarsina. L’evento, nato in memoria delle imprese epiche del comandante Giovanni Ajmone Cat e al motoveliero San Giuseppe 2, è giunto quest’anno alla sua seconda edizione, e si conferma un successo. In tanti hanno preso parte alla mostra itinerante “Ancora Sottozero”, organizzata dall’Associazione Culturale Turistica Pungolo Club. Ospite d’onore il Comandante della Direzione Marittima di Civitavecchia C.A (CP) Giuseppe Tarzia che ha tagliato il nastro tricolore inaugurando l’esposizione. Presente il Comandante del Porto di Anzio T.V Alessandro Cingolani, l’equipaggio del secondo Viaggio Antartico Tito Mancini, Mario Camilli e Giancarlo Fede, l’assessore Roberta Cafà e l’assessore alla Cultura Laura Nolfi. Una lettera della signora Rita Ajmone Cat riportava i ringraziamenti a tutti i presenti, ricordando il Fratello Giovanni e gli anni vissuti ad Anzio dove, appena dodicenne, imparava l’arte del marinaio a bordo delle imbarcazioni a vela latina di Paolino Martino. Di fatti proprio ad Anzio Giovanni Ajmone Cat sviluppò l’idea e il progetto dei suo viaggi Antartici. Successivamente lo storico scrittore Giovanni Panella ha presentato il suo libro “La Vela Latina” e attraverso diverse diapositive ha commentato le varie tipologie di vela latina. L’autore nel suo libro ha dedicato alcune pagine all’epico navigatore Antartico Ajmone Cat e alle sue imprese. Andrea Cafà, presidente dell’associazione, ha ricordato l’importanza e il valore storico, culturale e turistico di portare a termine il restauro del “San Giuseppe Due” e di realizzare un museo multimediale dedicato al concittadino Ajmone Cat e i sui viaggi Antartici. Lo scorso anno dallo stesso è stata inoltrata una proposta al Sindaco di Anzio per dedicare secondo le norme un sito all’epico navigatore.
Il motoveliero “San Giuseppe Due” è stato donato dal suo armatore con il nobile intento di farne una nave scuola dedicata ai giovani e nel sociale. Donato per volontà del Comandante alla Marina Militare, da sei anni e fermo per restauro presso i cantieri Gallinari a causa della crisi e di una becera burocrazia. L’Ammiraglio Tarzia ha descritto la navigazione del San Giuseppe Due che fù eseguita utilizzando esclusivamente attrezzature tradizionali: sestante, scandaglio, Log (contamiglia). Aggiungendo un plauso all’equipaggio per l’impresa giunta al termine. In chiusura gli interventi: di Mario Camilli all’epoca capo gruppo della M.M per il secondo viaggio, Riccardo Sassoli editore di “Arte Navale” e Paolo Maccione che di recente hanno dedicato un’ interessante inserto al motoveliero “San Giuseppe Due”. Il Giornalista Gianni Loperfido è intervenuto regalando una sua intervista audio con l’epico navigatore. L’esposizione fotografica proseguirà fino al 21 febbraio dalle ore 9.00 alle 18.00. Attraverso l’Assessorato alla Cultura saranno ospiti i ragazzi dei plessi scolastici di Anzio. “Ancora una volta – dice Cafà – le foto di Tito Mancini, Il Museo del mare di Napoli, di Silvano Urbani e Franco Tedone rendono una forte testimonianza affinchè il San Giuseppe Due venga messo al più presto in mare. Noi continueremo con determinato impegno affinchè tutto ciò avvenga al più presto. Ringraziamo la stampa intervenuta, Il Dott. Bruno Parente dell’ufficio stampa del comune, il foto reporter Raniero Avvisati, la fotografa Maria Teresa Barone, Il Presidente Franco Tranquilli del Gruppo Guardie Ambientali di Anzio, la collaborazione degli sponsor: Hotel Garda, Polverini e il Cantiere Gallinari”.