L’esposizione sarà divisa in cinque sezioni: “la campagna d’Italia”, “lo sbarco”, “la battaglia di Anzio”, “lo sfollamento della popolazione”, “le strada per Roma”; la mostra vede la collaborazione del Bundesarchiv di Berlino, dell’Imperial War Museum di Londra, del National Archives di Kew, Richmond, in Gran Bretagna, e del National Archives and Records Administration di Washington, ed ha ricevuto il patrocinio dell’Ambasciata Britannica e dell’Ambasciata degli Stati Uniti.
“L’esposizione all Vittoriano è stata un’occasione per far conoscere Nettuno e le sue testimonianze storiche a un più vasto pubblico – continua Giampiero Pedace – Nettuno e il suo territorio hanno vissuto pienamente gli avvenimenti dello sbarco del 22 gennaio 1944, con la popolazione costretta a sfollare fino in Calabria e in Sicilia; fu sulle spiagge tra il centro di Nettuno e Torre Astura che la terza divisione di fanteria americana toccò terra, così come ricorda un monumento in pietra baltica all’inizio del bosco di Foglino. Il Museo dello Sbarco e il Cimitero Americano sono costantemente meta di visite da parte di reduci, familiari dei caduti, scolaresche, studiosi: la città di Nettuno contribuisce a tenere vivo il ricordo e la testimonianza di quegli avvenimenti e del loro apporto alla liberazione di Roma e dell’Italia tutta”.
La mostra, già ospitata al Vittoriano, ospiterà il video “Testimonianze sullo sbarco di Anzio e Nettuno”, realizzato dall’Associazione culturale La Tamerice, con le interviste a quelli che furono i protagonisti, donne uomini di Anzio e di Nettuno, dell’evento storico accaduto alla fine della II° guerra mondiale. “Le testimonianze – si legge nel comunicato dell’Associazione la Tamerice- rappresentano un documento unico nel suo genere che mette in luce il vissuto e le sofferenze, le emozioni e le paure dei giovani del tempo, testimoni di una memoria da salvare e tramandare che rende più aderente alla realtà la narrazione di un evento che ha cambiato la storia del nostro paese. Il video, dalla durata di 30’ è stato registrato a cavallo tra il 2010 e il 2011. Il progetto è stato coordinato da: Paola Fumi e Luana Sibilia, le interviste sono di Claudio Pelagallo. Riprese e montaggio di Alessandro Cavallin e Andrea Tamburrini.
Esposizione dal 5 al 22 gennaio dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00.