Presentato il nuovo libro della psicologa Manuela Monti all’interno dell’evento In medias Lis (16-18 settembre Forte Sangallo Nettuno). Una delle storie ispirate a Mauro Iandolo di Officina Lis di Nettuno
I libri di Manuela Monti hanno tutti il fil rouge di utilizzare come metafora narrativa il mondo animale e anche in quest’ultima opera agli animali è destinato il lavoro di impersonare vite che, dapprima disarmoniche, trovano risoluzione alle proprie sofferenze nei percorsi di uscita che l’autrice straordinariamente illumina. Gli happy end delle storie diventano così occasione di riflessione per tutti noi, palesando strade percorribili alle esistenze umane minate talvolta da differenze fisiche, cognitive o storiche. Sono queste tutte occasioni di riscatto, laddove ci si voglia spingere oltre il dolore e il rancore che esso genera. In “Mamma, Papà….Oggi vi racconto una storia” (ed. Intrecci), presentato nella cornice dell’evento In media Lis alla seconda edizione, una delle storie, “Il riccio Spino” , è stata ispirata da Mauro Iandolo, Performer Lis e coordinatore di Officina Lis (Studio , Formazione e Arte in Lingua dei Segni Italiana) di Nettuno.
“Il riccio Spino” è la storia di un riccio non udente che troverà il modo di capire il comportamento e le sofferenze dei suoi genitori udenti solamente quando suo figlio Spillo riuscirà a trovare il modo, con la semplicità di un bambino, di strappare il velo d’incomunicabilità affettiva tra loro. Il racconto letto alla presentazione del libro nel Forte Sangallo ha raccolto l’emozione di tutti i presenti trascinati empaticamente nella comunità dei non udenti e dei Coda (Associazione fondata da figli udenti di genitori sordi), una cui rappresentanza è intervenuta all’evento. Il videomessaggio proiettato durante l’incontro di Mauro Mottinelli (psicologo clinico ed esperto di sordità) insieme a quanto detto dai Coda, ha messo in evidenza come il racconto della Monti riesca, con approfondimento realistico, potenza narrativa ed emozione generata, a costituire un punto di non ritorno nella descrizione di una realtà importante e poco conosciuta come quella della sordità.
Ma l’ultimo libro di Manuela Monti, come del resto fanno i precedenti, costituisce l’opportunità per tutti di affrontare con un linguaggio semplice che sembra quello delle favole dei bambini (e che si rivolge anche a quest’ultimi) temi d’attualità importanti che riguardano genitori e adulti in genere, guardarli con occhi analitici e affrontarli con speranza.
m.g.f.