Sabato 18 febbraio alle ore 18:00 presso la libreria Fahrenheit 451 presentazione del libro “Lo splendore di Roma nell’arte incisoria del cinquecento“, di Clemente Marigliani e Alvaro Marigliani
Come succede alle persone, anche alle città succede di cambiare volto e aspetto. Un cambio di aspetto per Roma, città eterna ma viva e non statica, è avvenuto anche nella grande stagione del Rinascimento, oltre che poi ancora nel barocco e nell’epoca post-risorgimentale. E viene da chiedersi come si presentava nel Cinquecento la città dell’impero e del papato, prima e durante l’età d’oro rinascimentale. In quel tempo non c’era, è vero, la fotografia e la telecamera, ma c’era l’arte, nata di recente, dell’incisione sulle lastre di rame e della stampa. E, soprattutto, c’erano da una parte gli artisti incisori che in quel tempo fiorirono come mai più è poi successo, e c’erano gli editori. L’interesse di queste stampe è molteplice perché documentano sia l’amore degli uomini del Rinascimento al grande passato di Roma, sia una delle epoche più feconde in cui la città si è arricchita di nuovi capolavori assoluti, sia la presenza simultanea in una sola città di grandi artisti impegnati in un’arte “minore”, quella dell’incisione, i quali sono di conseguenza anch’essi ritenuti “minori”, ma che in realtà avevano la mano d’oro nel disegno da tracciare a rovescio su di un materiale ostico come il rame.
Clemente Marigliani, specializzato in Storia dell’Arte, dopo il Magistero in Scienze Religiose presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha successivamente conseguito il post master in Storia e Scienze della Religione, laureato in Lettere all’Università “Tor Vergata” di Roma, ha curato numerosissime mostre e scritto molti saggi e pubblicazioni riguardanti la Letteratura Religiosa, la Storia, la Storia della Moda e naturalmente la Storia dell’Arte. Dal 2000 è direttore organizzativo della Rivista di Letteratura Italiana Antica a cui aderiscono gli studiosi delle più prestigiose Università nazionali e internazionali.
Via Carlo Cattaneo Nettuno. Ingresso libero