Intervista Video di Francesca Tammone e Valerio Pizziconi all’ex vice sindaco del Comune di Anzio Ruggero Garzia.
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Quali sono le questioni chiave che hanno determinato la rottura del rapporto con il Sindaco Luciano Bruschini?
“E’ una storia iniziata qualche mese fa, dopo aver elencato al sindaco una serie di problematiche rispetto al PRG e alla carenza di servizi offerti ai cittadini. Questa mia esternazione è caduta nel vuoto, in quanto non ho mai ricevuto risposta.
Di seguito ho ritenuto opportuno informare i cittadini tramite la stampa locale su quelle che a mio avviso erano le carenze di questo PRG. Ho fatto una delibera di indirizzo per evidenziare quei punti critici del Piano Regolatore che ritenevo dovessero essere rivisti, con la definizione dei piani quadro, come imposto dalla Regione Lazio. Speravo di portare in consiglio un regolamento edilizio, alla luce delle nuove normative. Volevo fortemente fosse fatto un censimento sullo stato del territorio al fine di prevedere nuovi servizi che consentissero una miglioria della qualità della vita. Nulla di quanto detto è stato preso in considerazione, addirittura mi è stato detto che non erano questioni di mia competenza.
Altra questione di conflitto riguarda i limiti di attuazione del Piano Casa della Polverini, dove abbiamo lavorato anche insieme all’opposizione, per stabilire chiari limiti all’aumento di cubatura nelle zone individuate, che chiaramente volevano limitare l’antropizzazione in zone delicate, comprese quelle sul mare. Successivamente, in sede di consiglio è stata presentata una delibera completamente diversa. Questa serie di episodi mi ha visto costretto a riconsegnare la delega alla pianificazione del territorio ed edilizia privata nelle mani del sindaco, successivamente mi è stata notificata nella mia abitazione privata la revoca di tutte le restanti deleghe”.
Si è quindi interrotto definitivamente il rapporto di fiducia tra Lei ed il Sindaco?
“Fondamentalmente si è interrotto il rapporto umano, il rispetto della persona è venuto meno viste le modalità dell’accaduto. Inoltre sono stato uno dei primi eletti nella coalizione e credo meritassi maggior rispetto”.
Come cambiano gli equilibri all’interno del PDL locale?
“Ritengo sia successo un terremoto politico su tutto l’asse nazionale, il governo Monti non è solo un governo tecnico, ma sancisce di fatto la fine della seconda Repubblica, che è miseramente fallita. A livello locale è evidente che Bruschini non ha più i numeri per andare avanti, e adesso è costretto ad appoggiarsi ai due voti dei rappresentanti della Destra che in campagna elettorale erano assolutamente contro il PDL ed il Sindaco Bruschini”.
Il PRG approvato nel 2005 ha dato vita ad un forte implemento del ciclo del cemento e dell’edilizia, generalmente considerati i settori in cui viene riciclato il denaro sporco, secondo Lei Anzio ha corso e corre ancora questo rischio?
“Credo che tutti i settori economici possano indurre in tentazione la criminalità organizzata, il problema vero è che in questa città abbiamo mal gestito il territorio in quanto non c’è stata pianificazione urbanistica, questo è il vero problema”.
Quale sarà il suo impegno da oggi in avanti dal punto di vista politico?
“Rimango a disposizione ed al servizio del cittadino, perché ho sposato la politica per senso civico, la mia vera professione è quella di imprenditore, ho tre bambini piccoli e per loro immagino un futuro in una città con una qualità maggiore. Basti pensare che di fatto la popolazione della città di Anzio è triplicata rispetto a quando ero un bambino, ad oggi non siamo riusciti nemmeno a raddoppiare i servizi. Questi accadimenti ci collocano indubbiamente nella situazione di essere considerati la peggiore periferia romana”.