Softball: Intervista a Barbara Gualtieri

Barbara Gualtieri, 22 anni, seconda base/esterno nettunese, tesserata e cresciuta nei Lions Nettuno, è recentemente protagonista di un’esperienza in Italian Softball League con la società Legnano.

Dopo aver trascorso praticamente tutta la sua carriera a Nettuno, alternatasi tra serie B e serie A/2, ha aspettato a lungo l’occasione per fare il salto di qualità che gli permettesse di assaporare la massima serie, l’ ISL: il 2011 ha sancito quel momento, non era Nettuno il modo per raggiungere quel traguardo, non in questo momento.

Abbiamo fatto una chiacchierata con Barbara per capire come è maturata questa possibilità e come si trova nella sua nuova squadra, il Legnano softball club.

Perché proprio Legnano? “Lo scorso anno andai proprio a Legnano per una sessione di allenamenti in vista dei play off di categoria, in cui eravamo impegnate con la squadra di Nettuno per la salita nella serie cadetta. Proprio da quell’esperienza sono partiti i contatti con i dirigenti del Legnano che quest’anno mi hanno offerto questa splendida opportunità, insieme a me si trovano anche altre 2 giocatrici, Moira D’Andrea e Marta Salvini”.

Quanto è impegnativo per la tua vita ed i tuoi impegni la distanza Nettuno-Legnano? “Naturalmente il softball non è uno sport professionistico che ti permette di essere indipendente, ed è per questo motivo che torno ogni settimana a Nettuno per completare i miei studi in Economia all’Università La Sapienza. Diciamo che il softball mi impegna dal giovedì, giorno in cui raggiungo le mie compagne di squadra, alla domenica, giorno in cui torno a casa. Questa è solo una condizione provvisoria, in quanto a breve si concluderà la sessione estiva di esami, e potrò dedicarmi a tempo pieno alla mia nuova squadra”.

A Nettuno, in contemporanea alla tua esperienza, è nata una nuova squadra di softball, le Brewers, pensi che i vostri destini possano incontrarsi un giorno? “Mi auguro di cuore che questo sport possa riaffermarsi sul territorio per dare la possibilità a tutte le ragazze che giocano di esprimersi ai massimi livelli, mi riferisco anche a Marta e Moira che sono qui con me, e alle altre giocatrici che hanno sentito la mia stessa esigenza. Per adesso mi tengo stretta questa nuova esperienza, che mi permette di confrontarmi con nuovi standard che mi permettono di capire quanto valgo, poi valuterò anno per anno cosa sarà meglio per me”.