Il ricordo di Nunzio Nicolò nelle parole di Paolo Pietrangeli: “Altissimo esempio per le giovani generazioni”

Con la morte di Nunzio Nicolò, 64 anni, avvenuta lo scorso mercoledì 28 marzo nella sua casa di Nettuno, si crea un grande vuoto nel mondo del calcio e dello sport in generale.

Alto esempio di dedizione ed educazione sportiva, qualità espresse con semplicità innata, Nunzio, nato a Nettuno nel 1948, ha lasciato un segno indelebile nella mente e nel cuore di chi lo ha vissuto.

Il suo ricordo nelle parole dell’amico Paolo Pietrangeli: “Parlare di Nunzio significa riportare alla memoria 30 anni di vita lavorativa e 45 anni di vita sportiva, significa ricordare un esempio di semplicità e dedizione allo sport e di educazione sportiva. Lo ricordo diciassettenne al suo debutto nel Nettuno Calcio di mister Ferrari: quanta emozione e quanta gioia nei suoi occhi e quanta nei miei nel vedergli indossare la gloriosa maglietta verde e blu. Già in quel momento era chiaro che la sua vita sarebbe stata dedicata allo sport, infatti, terminata la carriera da calciatore, fu naturale per lui intraprendere quella da allenatore. Diventò presto un eccezionale formatore di giovani calciatori e di giovani uomini. Il Nettuno fu il suo primo banco di prova, superato brillantemente alla guida prima della squadra allievi e poi di quella juniores.

In questo mondo in cui la parte economica spesso prende il sopravvento su tutto, era un uomo contro corrente, mai fece questioni economiche, nei momenti di difficoltà (e ce ne sono stati molti), non si tirò mai indietro, e lottò anzi, con rinnovata lena, per il raggiungimento dei traguardi sportivi e per il suo ruolo di formatore e di esempio per le giovani generazioni.

Nella sua carriera ha allenato anche in altre società, dove ha sempre lasciato ottimi ricordi, raggiungendo anche traguardi importanti: il campionato provinciale Juniores vinto con il Tre Cancelli, il campionato Allievi provinciali vinto con il Campoverde.

Fino all’ultimo sul campo, allenatore della squadra Allievi del Cretarossa, quartiere dove era nato e dove solo la malattia ha interrotto la sua voglia di dare al prossimo.

Ciao Nunzio, dove sei troverai sicuramente un campo verde dove allenare una squadra.”

Grazie alla volontà di Valerio, figlio di Nunzio, si è potuto creare questo ricordo, per tutte le persone che lo hanno conosciuto.