In tanti alla presentazione del giovane ingegnere ambientale, Luca Brignone, candidato a sindaco della sinistra
Doveva essere una conferenza stampa con i giornalisti, quella del candidato sindaco Luca Brignone, ma la grande affluenza di pubblico alla Libreria Marca Carta di Lavinio, l’ha trasformata quasi in un dibattito dove, cittadini e associazioni, oltre a fare le domande al candidato hanno espresso le loro idee sulla “città che vogliamo”.
“Abbiamo voluto mettere a sistema tutte e le soggettività e le battaglie fatte in questi anni sull’ambiente, contro la corruzione, e farle sfociare in un progetto politico”- ha esordito Luca Brignone in apertura. Che nella sua avventura è sostenuto tra gli altri: dall’associazione Anzio Diva, da articolo 1 Mdp, da Sinistra Italiana e LeU.
Molte le domande su futuro porto. “Dietro l’idea del porto c’è tutto un modello di città. -ha risposto Brignone- Tutti i bandi parlano della fase uno della marina, dove sono stati tolti 30 milioni di opere pubbliche, si tratta, quindi, di un parcheggio di barche totalmente avulso della città. L’idea che noi abbiamo del porto e quella di rimettere mano al progetto con la riqualificazione del bacino interno, riaprendo il tavolo con la Regione. Valutare l’impatto ambientale. Risolvere il problema dell’insabbiamento”.
“Sull’urbanistica ci siamo battuti contro il piano di edificazione della Vignarola. Ora sul piano particolareggiato del centro, anche se adesso la chiamano rigenerazione urbana, ma sono veri propri piani casa con nuove edificazioni e cubature”.
Sempre sull’ambiente. “Abbiamo sostenuto i comitati sulla battaglia contro le biogas. Noi siamo per attuare il principio di precauzione. Per intervenire sul piano regionale con piani di bacino territoriali e microbacini. Per arrivare al principio di autosufficienza del territorio per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti. Sulla gestione della raccolta rifiuti in città siamo per la reinternalizzazione del servizio raccolta rifiuti con una gestione in house.
La questione buche: la causa? c’è un nesso, il Prg ha creato una città con un chilometraggio esagerato, abbiamo strade che di solito hanno città di 600 mila abitanti.
Va fatta una gara per la manutenzione che affronti il problema in modo programmato.
Si è parlato anche di periferie. “C’è stato un deficit di attenzione sulle periferie, che risultano abbandonate. La nostra proposta è quella di fare un Assessore alle periferie utilizzando anche il bilancio partecipato.Gli strumenti partecipativi esistono, occorre attuarli.
Per quanto riguarda le divisioni a sinistra. “Abbiamo provato a fare percorso condiviso, ma le differenze erano e restano notevoli, quindi, vogliamo superare le polemiche, misurandoci sui contenuti e sulle proposte politiche”.