“Un gruppo di lavoro che sente la responsabilità nei confronti degli altri cittadini. Sia chiara questa cosa, nessuno di noi ha sete di poltrone. Siamo parte di una squadra, non riceviamo imposizioni da nessuno. Non esistono diktat dalle segreterie. Noi abbiamo le mani libere. Per la campagna elettorale nessun finanziamento esterno. 150 euro a testa per i candidati al consiglio comunale. 250 euro, la cifra impegnata dal candidato sindaco”. Così, due anni fa, il Vice Questore di Polizia, Angelo Casto, da pochi giorni ex Sindaco di Nettuno, concludeva la sua intervista sulla nostra testata, in vista delle elezioni comunali. Probabilmente, il suo non attaccamento alla poltrona, il suo voler tenere le mani libere ed il non gradire imposizioni, insieme a diversi errori politici, sono state le cause della sua caduta avvenuta, mentre era in servizio a Roma, nella triste stanza di un notaio. Tredici firme, di cui ben quattro di eletti nel Movimento Cinque Stelle, compresa quella del Presidente del Consiglio Comunale, hanno posto fine all’esperienza amministrativa del primo Sindaco grillino di Nettuno. Nella conferenza stampa di ieri è venuto fuori l’uomo Angelo Casto, che si è commosso pubblicamente e che ha fatto commuovere i tanti cittadini di Nettuno presenti. “Non sono un politico” ha detto Casto, quasi per giustificare la disfatta. In questa circostanza, in un mondo di avvoltoi e di saltinbanco della politica, è doveroso rendere onore al profilo etico di Angelo Casto che lascia, ai nettunesi in difficoltà, 35.000,00 euro dei suoi stipendi da Sindaco. Usava la sua macchina, cosa inconsueta per un Sindaco, pagava l’abbonamento ai parcheggi pubblici come tutti i cittadini. Andava in Comune con jeans, felpa ed il suo marsupio, contravvenendo al cerimoniale di un Sindaco. Forse anche di questo, della sua normalità, si erano innamorati i nettunesi. Il suo primo atto era stato quello di riservare ai diversamente abili i parcheggi, nei pressi del Palazzo Comunale. Insieme a questi primi cambiamenti l’opera di risanamento dei conti del Comune, che al suo arrivo aveva trovato fortemente indebitato, realizzata insieme all’Assessore Aquino (anche ieri al suo fianco in conferenza stampa). Il 2018 é stato l’anno dei primi lavori sul territorio: dopo la chiusura della buca di Piazzale Berlinguer, il nuovo Piazzale della Stazione, il piano delle strade, le prime opere ed una Città che cominciava la sua lenta ripresa, dopo i fallimenti ed i commissariamenti del passato. Ieri, all’hotel Astura, negli occhi del Vice Questore Angelo Casto, dei suoi Assessori, dei Consiglieri rimasti ed in quelli dei tantissimi nettunesi che lo hanno abbracciato, applaudito e sostenuto, abbiamo letto la delusione per l’interruzione del progetto, non certamente per le scomode poltrone tornate libere.