Riceviamo e Pubblichiamo la lettera di Cristoforo Tontini
“Alcuni giorni fa avevo annunciato su fb la mia uscita dal movimento, la mia decisione nasce dal tradimento di quei principi, valori e regole che ci hanno imposto dal primo giorno che ci siamo iscritti, alle quali abbiamo creduto fermamente ed eseguito senza alcuna indecisione.
Per cinque anni, io insieme al mio gruppo, abbiamo battagliato e lottato per dare al paese un’amministrazione diversa dall’attuale, programmato nuovi investimenti per portare lavoro e benessere alla popolazione. Oggi ci vediamo sconfitti dalle nostre stesse regole, applicate a comodo di chi dice di essere diverso dagli altri partiti, invece ha dimostrato di essere senz’altro peggio, dimostrandolo nei miei confronti e nei confronti di tutti i cittadini che avevano riposto in me e nel movimento una speranza di cambiamento.
Quindi ho deciso di spostarmi in un altro partito entrando a far parte della Lega di Salvini, l’ho fatto per dare una continuità al lavoro svolto e dare speranza a chi mi sostiene ed alla mia Anzio.
Sono convinto che sia meglio essere dentro le istituzioni e portare avanti l’operato politico e civile che mi ha contraddistinto piuttosto che rimanere fuori senza poter fare nulla.
Posso dirvi con certezza che parteciperò alle adunanze comunali per voi tutti senza tradire quello che abbiamo sempre sostenuto fino ad oggi, ed insieme uniti troveremo le soluzioni per un migliore andamento della città.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito e che vorranno seguirmi e sostenermi.
Qualcuno cercherà di farmi passare come un opportunista, un voltafaccia, a coloro che lo diranno posso solamente rispondere che vorrei sapere dov’erano quando avevo bisogno di aiuto e collaborazione da parte di chi si definisce grillino?
Dov’erano tutti questi mentre io insieme al mio ex gruppo portavamo avanti le iniziative e le lotte del movimento con le nostre sole risorse, mentre oggi chi non le seguiva è stato certificato?
Dov’erano mentre chi è stato certificato andava raccontando in giro fandonie e falsità, che potevo mandare il sindaco a casa, sfruttando l’ingenuità dei cittadini sulle leggi?
Dov’erano durante le campagne referendarie?
Quante accuse mi sono state fatte, con comunicati modificati ad arte, mi è stato addirittura attribuito l’uso di stelle brigatiste, o di accordi e inciuci vari. Tutto ciò screditando ingiustamente la mia immagine e sopratutto quella che io rappresentavo, quella del movimento, ma evidentemente lo statuto M5S non vale per tutti, ma solo per il portavoce del momento.
Come fa a parlare d’integrità morale chi mi ha messo sulla gogna pubblica quando sono stato espulso per un’incompatibilità inesistente? Quando poi reintegrato non hanno neanche avuto la dignità di chiedere scusa.
Gente che è arrivata addirittura ad inveire contro il portavoce regionale Davide Barillari.
Di false accuse ne ho ricevute tante da chi ora ha preso il simbolo al mio posto, ma ogni volta le ho smontate, al contrario vorrei sapere come mai le mie segnalazioni non sono state prese in considerazione, nonostante fossero tutte documentate ed oggi lo avete visto tutti, la lista certificata aveva una violazione.
Quindi come ha fatto lo staff a certificarli? Chi sono i portavoce coinvolti nella scelta della loro certificazione?
Ora mi aspetterei in base allo statuto la revoca della lista e l’attuazione di provvedimenti disciplinari in base al art. 11, nello specifico per violazione delle regole e procedure per la presentazione e selezione delle candidature, ma questo non accadrà perché fa più comodo tacere e far finta di nulla.
Non è un mistero che Valentina Corrado ha sempre avuto atteggiamenti contrari al mio gruppo, a lei i grilli si erano rivolti nel 2013 quando facendo un gruppo segreto, volevano destabilizzare me e chi mi sosteneva, infischiandosene del voto di volontà popolare. Lei pur sapendo che ho sempre collaborato con vari portavoce ha sempre dichiarato il contrario su di me e sul mio ex gruppo, ha sempre difeso l’altro gruppo giustificandoli anche davanti l’ingiustificabile.
Vedasi quando lei ignorò l’attacco che fecero i grilli al delegato di Pomezia, Stefano Alunno Mancini, sulla loro esclusione dai seggi alle europee.
Francamente ancora sto aspettando delle sue risposte alle mie richieste su tematiche territoriali, come sto aspettando ancora i manifesti che doveva darci per la campagna costituzionale come da indicazioni del movimento, la cui mancanza ci ha recato non poche difficoltà.
Proprio sulla campagna costituzionale organizzò un evento solo con i grilli nonostante il movimento avesse indicato il contrario per non alimentare spaccature tra meetup, quanti eventi ha fatto ignorando l’eletto sul territorio, generando non poca confusione tra i simpatizzanti, anziché cercare una soluzione a queste diatribe.
Ricordo quando disse ai miei attivisti che non dovevano rivolgersi ad altri portavoce ma solo a lei, in quanto Anzio fosse la sua area, peccato che tale regola non fosse scritta da nessuna parte, alla faccia “dell’uno vale uno” buono solo come slogan nelle assemblee.
Una volta c’era uno statuto che all’art. 11 ricordava a tutti i portavoce di non avere comportamenti connotati da slealtà e scorrettezza nei confronti degli altri iscritti e portavoce, a cooperare e coordinarsi con gli iscritti e i portavoce, per la realizzazione delle iniziative, programmi e l’azione politica del M5S.
Detto ciò auguro a chi rimane nel movimento che lo stesso venga ricreato dalle fondamenta per quegli ideali di giustizia e correttezza per cui era nato, onestamente non credo che ciò accadrà, ma ringrazio chi mi ha sostenuto fin’ora e chi mi sosterrà anche dopo, perché non è il simbolo che fa la politica, ma l’uomo e le sue azioni.
Infine, dato che ho ricevuto diversi attacchi da una testata giornalistica locale, finalizzati esclusivamente ad infangare il mio buon nome e non di certo a fare informazione sul territorio, ieri mattina ho depositato una querela alla procura della repubblica di Velletri, per tutelare me e chi mi ha seguito fino adesso”.
Cristoforo Tontini