[sg_popup id=”3″ event=”onload”][/sg_popup]La Senatrice Loredana De Petris di Liberi e Uguali torna sull’argomento Cartelloni pubblicitari al Comune di Nettuno, chiedendo l’intervento del Ministro dell’Interno. Evidenziando lo strano accanimento del Comune di Nettuno verso una società con decine di sanzioni. Sulla vicenda è in corso un’inchiesta. Inoltre la segnalazione dei VAS evidenziava i vizi di legittimità del “bando per gonfaloni”, promosso dalla ex Giunta comunale.
Il testo dell’interrogazione
Atto n. 4-00070
Pubblicato il 2 maggio 2018, nella seduta n. 6
DE PETRIS – Al Ministro dell’interno. –
Premesso che, per quanto risulta all’interrogante:
con deliberazione n. 17 del 10 aprile 2013 il Consiglio comunale di Nettuno (Roma) ha approvato il piano generale degli impianti pubblicitari, contenente nuove regole per l’installazione e la gestione dell’impiantistica di settore;
in attuazione del regolamento, nel corso del 2014, gli agenti della Polizia locale del Comune di Nettuno hanno emesso una serie di verbali di accertamento di violazione e successive ordinanze di rimozione nei confronti di alcuni impianti pubblicitari, con particolare riferimento a quelli dei quali risulta titolare la società RT2, con sede a Nettuno, via Don Minzoni 83;
la società RT2 ha presentato in data 20 giugno 2016 alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Roma e alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Velletri un esposto nel quale si afferma, fra l’altro, che analoghi provvedimenti sanzionatori non sarebbero stati intrapresi dall’amministrazione comunale nei confronti di impianti di altre aziende titolari, comunque non conformi alla nuova regolamentazione;
con determinazione dirigenziale n. 136 del 10 agosto 2016 l’amministrazione comunale addiveniva ad un accordo di transazione con la società RT2, nell’ambito del quale venivano definiti gli indirizzi per il rilascio delle nuove autorizzazioni e per dirimere il contenzioso in essere;
il 13 settembre 2016 la società RT2, in ottemperanza all’accordo, presentava istanza per il rilascio delle autorizzazioni, alla quale non sarebbe stata data alcuna risposta dall’amministrazione comunale;
già nel corso della XVII Legislatura, il gruppo Sinistra Italiana – Possibile aveva inviato una segnalazione scritta al presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, con una richiesta di approfondimento in merito alla liceità delle attività svolte nel settore delle affissioni pubblicitarie dal Comune di Nettuno;
il 19 ottobre 2017 l’associazione “Verdi ambiente e società” (VAS) ha consegnato al Comune un dettagliato esposto, nel quale si segnala la sussistenza di un’ampia serie di impianti pubblicitari che risulterebbero installati nel territorio comunale in violazione delle norme vigenti;
il 29 settembre 2017 è stato comunicato alla “RT” Srl che le richieste di autorizzazione all’installazione dei cartelli elencati nell’accordo transattivo del 25 luglio 2016, presentate il 25 ottobre 2016 ed il 4 novembre 2016, non possono essere evase perché ancora prive (a distanza di un anno) dei pareri e dei nulla osta necessari: a firmare la comunicazione è il dottor Luigi D’Aprano, che poi emanerà diverse ordinanze di rimozione dei medesimi impianti ancora in corso di istruttoria;
in risposta alla segnalazione della VAS del 19 ottobre 2017, il Comune di Nettuno ha fatto sapere che dal 22 aprile 2014 al 25 ottobre 2017 il corpo di Polizia locale ha elevato 110 sanzioni, 72 delle quali alla “RT2”, a conferma di un accanimento che sarebbe stato rilevato anche dal settimanale “Controcorrente” del 20 gennaio 2018 e che sarebbe proseguito anche dopo la sottoscrizione dell’accordo transattivo del 25 luglio 2016;
la segnalazione della VAS evidenziava i vizi di legittimità del “bando per gonfaloni”, promosso dalla Giunta comunale con deliberazione n. 40 del 21 marzo 2017, di cui è stato comunicato all’associazione l’annullamento, senza dimostrare l’atto amministrativo che abbia formalizzato un tale provvedimento: la ditta “Next” Srl, che ha vinto il bando, ha nel frattempo fatto ricorso al TAR contro il Comune;
uno dei maxi impianti segnalato dalla VAS è stato rimosso spontaneamente dal titolare, che ha così evitato la sanzione e la successiva ordinanza di rimozione, lasciando il sospetto che sia stato avvertito da qualche funzionario del Comune;
il 19 febbraio 2018 sul sito del Comune di Nettuno è stato pubblicato un comunicato che dava per completato il “censimento generale degli impianti pubblicitari” del territorio comunale: 226 gli impianti censiti da ottobre 2017 ad ora, fra i quali non sono tuttavia compresi gli impianti a finta fermata di autobus segnalati dalla VAS: per questi, quindi, viene posticipata la verifica della natura abusiva e la conseguente rimozione;
il 23 febbraio 2018 alla “RT” Srl sono stati comminati 20 verbali di accertamento di violazione, con sanzione di 422 euro per ogni impianto: lo stesso giorno sono stati comminati ulteriori verbali di accertamento di violazione agli inserzionisti di diversi dei medesimi impianti della “RT”;
il corpo di Polizia locale ha multato anche i clienti inserzionisti della “RT” Srl per la pubblicità fatta su impianti non ancora sanzionati alla ditta titolare;
il 1° marzo 2018 alla “RT” Srl sono stati comminati altri 5 verbali di accertamento di violazione, con sanzione di 422 euro per ogni impianto,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario ed urgente esercitare i controlli di competenza sugli organi del Comune di Nettuno, con particolare riferimento al settore delle affissioni pubblicitarie, anche al fine di valutare l’eventuale sussistenza di comportamenti omissivi di rilievo, che possano incidere negativamente sulla correttezza e sulla trasparenza delle attività amministrative.