Anzio- Commissione attività produttive, Creo e Colantuono sulla “Città Artigiana”

I consiglieri Colantuono e Creo

Proseguono, le riunioni della commissione attività produttive, sollecitate dai consiglieri Beniamino Colantuono e Massimo Creo che hanno “sensibilizzato” l’amministrazione a discutere sulle molte questioni ancora aperte.

“Che le questioni da affrontare siano delicate, è testimoniato dall’improvvisa presenza del Sindaco in prima persona nel corso dell’ultima commissione- spiegano Colantuono e Creo– d’altronde è evidente che la confusione sul che cosa fare è tanta, così come le intermittenti “crisi d’identità” del presidente Fontana, dimissionario pentito, non aiutano ad affrontare con la giusta determinatezza i problemi, è stato necessario peraltro l’intervento del Sindaco, per capire che le dimissioni erano state timidamente ritirate dallo stesso. -contiunano i due consiglieri-. Si è parlato soprattutto della Città Artigiana e della “soluzione” che l’amministrazione, o forse più semplicemente il consigliere a progetto Cafà, avrebbe in serbo per risolvere i tanti problemi che hanno fino ad oggi impedito di marciare spediti, in pratica dopo aver speso delle belle somme di denaro pubblico per l’acquisizione delle aree e la realizzazione delle opere di urbanizzazione, oltre al necessario per l’imprevisto dei ritrovamenti di ordigni bellici, l’idea sarebbe quella di costituire un consorzio che sotto la sapiente regia di FEDERLAZIO, provvederà alla realizzazione e gestione del comprensorio artigianale. Le perplessità a riguardo sono molte, dalle modalità poco chiare con cui si è scelto il partner, al suo ruolo e ai suoi compiti disciplinati da una convenzione a “maglie larghe”, così come ancora non si è capito come l’amministrazione pensa di “obbligare” i 25 assegnatari che, resistendo stoicamente fino ad oggi nell’attesa di notizie credibili, scoprirebbero solo ex-post una scelta fatta per conto loro da altri, che comporterà evidentemente oneri non previsti ne prevedibili. Peraltro non è ancora chiaro se una volta completata la bonifica dell’area dagli ordigni bellici, chi ha già firmato il contratto di assegnazione e in alcuni casi pagato completamente quanto previsto dallo stesso, sarà nelle condizioni di presentare un progetto e vedersi rilasciata la concessione, a tale proposito i dubbi restano molti, ne il Sindaco è riuscito a dissiparli. Ma tant’è, – concludono i consiglieri Colantuono e Creo – sorprende purtroppo il livello di approssimazione con cui l’amministrazione affronta le questioni da risolvere, quasi non esistesse un progetto condiviso ne una strategia comune, non vorremmo che la scelta del Sindaco di elargire incarichi ad hoc (Città Artigiana, Piano Particolareggiato della Sacida, PUA) risultasse un boomerang, ci dispiacerebbe per chi ancora oggi è nella speranza che prima o poi qualcosa accada, per chi crede che anche per questa amministrazione maturi la condizione per “battere un colpo” .