Molti rappresentanti dei circoli dei Castelli Romani e del litorale parteciperanno al meeting che si terrà a Camaldoli.
Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia, ha presentato la due giorni di festa nazionale del movimento che si aprirà domani a Camaldoli: “Il 22 e 23 settembre il Popolo della Famiglia si ritrova per ribadire che i cattolici italiani hanno diritto a una loro rappresentanza politica organizzata e autonoma. Non si è esaurita la storia centenaria aperta il 18 gennaio 1919 dall’appello ai liberi e forti di don Luigi Sturzo, le istanze politiche di chi mette al centro della società la famiglia naturale secondo il dettato costituzione dell’articolo 29 non si sono esaurite, anzi sono oggi trasformate in vere e proprie tragiche emergenze.
[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]Non le rappresenta un Salvini che sventola il rosario, ma poi non mette un euro per la famiglia e anzi invece di cancellare l’Unar fa stanziare da questo ufficio della presidenza del Consiglio altri denari pubblici per le associazioni Lgbt. Noi torneremo dalla festa nazionale a fare proposte concrete a sostegno della maternità, della fiscalità familiare, della piccola impresa condotta spesso da coniugi e figli, perché così riparte davvero l’Italia. Salvini invece si atteggia a rappresentate dei valori cattolici, poi vuole riaprire le case chiuse e non fa chiudere invece i negozi di droga light. Questo è un governo che litiga su tutto, sulle Olimpiadi di Torino o di Milano-Cortina, sui conti pubblici con Tria, sul nome del commissario staordinario per Genova. Si sbranano tra loro e alla famiglia italiana non è arrivato nulla. I cattolici devono far da sé, altro che affidarsi alla Lega, da Camaldoli ripartirà la loro presenza politica visibile: abbiamo preso come Popolo della Famiglia 220mila voti il 4 marzo, saranno molti di più alle europee”.