“I rifiuti arrivano ad Aprilia perché Roma continua colpevolmente a rinviare l’individuazione di aree idonee a soddisfare le proprie necessità, scaricando sui territori limitrofi i rifiuti della Capitale. Questa è la sola ragione di una invasione mascherata da emergenza e se non la si comprende di sicuro non potremo trovare la soluzione. L’incendio scoppiato ieri al TMB Salario è l’ennesimo episodio al quale viene impropriamente conferito il carattere d’“urgenza”; ha tutta l’aria di essere una strategia pianificata per abbandonare alle province i rifiuti di Roma. L’inerzia è il miglior alleato di coloro che vogliono sfuggire alle proprie responsabilità.-scrive in una nota Michela Biolcati Rinaldi Assessore all’Ambiente del comune di Aprilia– In queste ore leggo di mobilitazioni di intere province pronte ad alzare le barricate per impedire l’ingresso dei rifiuti sul loro suolo. Anche noi non saremo da meno: è necessario far capire fin dalle prime battute che stavolta facciamo sul serio. Per questo motivo è necessario tenersi pronti a far sentire con forza la nostra voce nelle sedi deputate: la mia è una chiamata alla partecipazione perché più siamo e più dovranno ascoltare le nostre ragioni.
Oggi sono venuta a conoscenza che la RIDA Ambiente ha manifestato la propria disponibilità ad accogliere i rifiuti di Roma nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì. La protezione derivante da un falso “stato di emergenza” vorrebbe far ingoiare a questo, come ad altri territori, decisioni prese altrove senza aprire alcuna discussione. La RIDA, come è noto, deve al Comune di Aprilia oltre 3 milioni di euro ma nessuno si sta occupando del danno che questo mancato versamento produce ai cittadini e all’Ente in costante anticipazione di cassa. Lo specifico qualora non fosse chiaro: la Regione Lazio non è la causa di questa situazione, ma ha tutti gli strumenti per intervenire a tutela dei cittadini. Per questo all’Assessore Massimiliano Valeriani vorrei chiedere queste poche e semplici cose:
· un piano per uscire da una emergenza che “emergenza” non è: venga stabilita subito una data di chiusura della crisi oltre che un crono programma che in maniera condivisa e trasparente scandisca tutte le tappe per la sua gestione;
· prepararsi ad esercitare i poteri sostitutivi nel caso in cui Roma continui a rinviare l’individuazione di un sito idoneo al trattamento dei rifiuti: questo è il vero nodo;
· aprire immediatamente un tavolo con la RIDA Ambiente perché prima (e non dopo) di ricevere i rifiuti dei romani il Comune incassi immediatamente il ristoro che gli spetta: continuare a sottrarre queste risorse alla Città sarebbe aggiungere il danno alla beffa e la Regione ha la capacità per garantire questo risultato.
In queste ore ricevo molti messaggi e telefonate che mi incoraggiano ad andare avanti e lo faccio forte del mio ruolo istituzionale che prima di tutto mi chiama alla tutela di questa comunità”.