[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]”L’impianto Rida non riesce a raggiungere le percentuali di produzione Cdr/Css che- secondo le migliori tecniche possibili- dovrebbe raggiungere; allo stesso modo raggiunge una percentuale di scarto molto elevata rispetto a quanto dovrebbe raggiungere un impianto di tale tecnologia. Quindi lo sforzo dei cittadini di Aprilia è mal riposto dalle successive lavorazioni: questo emergeva dal verbale dell’Arpa redatto il 2 agosto 2017, documento che aveva come oggetto “Problema raccolta rifiuti Roma Capitale. Verifica corretto funzionamento dell’impiantistica regionale. Rida ambiente”.
“È assurdo che ci si avvalga di un impianto assicurandogli maggiori quantità se, già ora, non è in grado di produrre materia da utilizzare come combustibile e, di contro, producendo molto scarto! Vi invito ad andare a leggere pagina 16 di quel verbale. Non posso non riflettere anche su un’altra questione che riguarda le affermazioni di chi si dice contrario a una concessione di maggiori quantitativi alla società di via Valcamonica e dall’altra parte si fa finanziare una campagna elettorale. Nel 2012 il consiglio comunale ratificò la variante urbanistica con la quale si dava l’ok all’aumento di quantitativi di rifiuti presso l’impianto in questione, ebbene in quella occasione il sindaco definì quella una opportunità imperdibile per la città perché Aprilia avrebbe avuto nuove possibilità di crescita e il comune incassato il benefit ambientale. Crescere per diventare un polo di lavorazione di rifiuti può essere una idea di sviluppo condivisibile o meno (salvo poi rimangiarsela annunciando la discesa dei “giubbotti” e le barricate) ma, mi chiedo, perché il sindaco di Aprilia ci ha impiegato due anni per ricalcolare il benefit che da tempo l’azienda non versa nelle casse comunali?. Insomma bisogna credere a chi sostiene di essersi detto contrario all’aumento dei rifiuti presso quell’impianto per poi farsi finanziare la campagna elettorale?”.
Carmen Porcelli,
Ex consigliere comunale