Anzio- Carta di Pisa un codice etico per gli amministratori, la maggioranza boccia la proposta

Ivano Bernardone PD

La maggioranza di centro destra del Consiglio Comunale di Anzio ha bocciato la proposta dell’opposizione che chiedeva l’adozione della Carta di Pisa. L’intervento del Consigliere del Pd Bernardone relatore della mozione.

“Un codice etico a cui uniformare i comportamenti degli amministratori locali poteva essere una prima occasione di riscatto per una classe politica avvitata su se stessa e applicata solo alla coltivazione dei propri interessi sempre lontani da quelli dei cittadini. E’ tempo che a ricoprire ruoli di responsabilità siano soltanto persone che non solo non abbiano pendenze con la legge ma che si impegnino alla massima trasparenza dei loro atti, a dichiarare di cosa vivono e a non impegnarsi in politica solo per favorire se stessi o loro parenti e amici. La “Carta di Pisa” se condivisa ed applicata sarebbe una di quelle innovazioni che Anzio e l’Italia intera reclamano prima di ogni altra riforma per avere garanzia, innanzitutto, che il governo della cosa pubblica sia affidato a persone serie, competenti e trasparenti. La maggioranza di governo ad Anzio ha votato NO all’introduzione di regole che sarebbero un sicuro ausilio per chi vuole amministrare con correttezza; d’altronde questa è la maggioranza dei soliti noti, quelli che si ostinano a non pubblicare le proprie dichiarazioni dei redditi in spregio alle norme e a ridurre il Consiglio Comunale ad uno squallido e sterile teatrino, quelli che considerano il territorio terra da vendere o costruire e non luogo in cui vivere, quelli allergici alle idee soprattutto se promuovono trasparenza e legalità”.

Ivano Bernardone

Segretario Cittadino PD e Consigliere Comunale di Anzio

 

Il testo della  Mozione respinta

Adozione della “Carta di Pisa” quale codice etico dell’Amministrazione Comunale di Anzio

Premesso che:

  • “Avviso Pubblico” è un’associazione di enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie, nata nel 1996 con l’intento di collegare ed organizzare gli Amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essi governati;
  • è stata predisposta dall’associazione “Avviso Pubblico” ed è stata promossa e pubblicizzata dalla Camera dei Deputati, la “Carta di Pisa”, un codice etico destinato agli enti e agli amministratori locali che intendono rafforzare la trasparenza e la legalità nella pubblica amministrazione, in particolare contro la corruzione e l’infiltrazione mafiosa;
  • la “Carta di Pisa” è un codice che fornisce alcune precise indicazioni agli amministratori locali su una serie di questioni specifiche, tra le quali: la trasparenza, il conflitto d’interessi, il finanziamento dell’attività politica, le nomine in enti e società pubbliche e i rapporti con l’autorità giudiziaria;
  • la “Carta di Pisa” può considerarsi un primo tentativo di formulazione di una politica anticorruzione proveniente dal basso, il tentativo di rispondere ad un bisogno espresso da diversi amministratori locali di dotarsi di uno strumento che rafforzi il rispetto dei dettami costituzionali della diligenza, lealtà, onestà, trasparenza, correttezza e imparzialità;

Considerato che:

  • le dinamiche socio economiche che investono da anni il litorale laziale sono spesso contraddistinte dal manifestarsi di fenomeni criminosi legati alle attività delle mafie che minacciano sempre più gravemente e frequentemente la sicurezza della collettiva ed il sereno agire delle amministrazioni;
  • Anzio non è immune da queste minacce come è testimoniato dal ripetersi di gravi episodi e che rispetto al pericolo del dilagante e pervasivo agire della criminalità è quanto mai opportuna una risposta unitaria e chiara della politica locale, prescindendo dalle appartenenze e nella sola ottica di affermazione di valori civili condivisi;
  • l’adozione della “Carta di Pisa” rappresenta da un lato una valida misura di prevenzione rispetto ad alcune frequenti degenerazioni della politica dall’altro una chiara e netta presa di posizione dell’intero Consiglio Comunale di ferma reazione ed opposizione ad ogni possibile aggressione della criminalità al territorio ed alla società anziate;
  • questo tipo di autoregolamentazione trova già applicazione nelle strutture territoriali di alcune forze locali e che, in previsione delle prossime elezioni amministrative ad Anzio, hanno già concordato l’adesione alla Carta di Pisa i partiti PD, SEL, PRC, IDV;

il Consiglio Comunale di Anzio

alla luce di quanto premesso e considerato esprime

la propria adesione alla “Carta di Pisa” ed ai principi da essa tutelati e

Impegna Sindaco e Giunta

ad avviare l’iter procedurale necessario per l’adozione della “Carta di Pisa” quale codice regolamentare dell’Amministrazione Comunale di Anzio e a promuovere le iniziative necessarie alla sua divulgazione ed al rispetto dei dettami in essa espressi.

I consiglieri comunali: