Forse è l’inizio di un nuovo capitolo per la gestione e il trattamento dei rifiuti, forse è solo una bolla di sapone, ma la speranza dei cittadini di vedere anche i loro comuni entrare nell’elenco dei comuni virtuosi, quelli che non sprecano, non sporcano e risparmiano, è reale! Il piano dei sette comuni non prevede ne discariche ne inceneritori, ma raccolta differenziata totale.
Questa mattina i Sindaci di Aprilia, Anzio, Cisterna, Cori, Ardea, Rocca Massima e Sermoneta protocolleranno in regione la richiesta di formare un nuovo ambito territoriale per la raccolta e il trattamento dei rifiuti. L’istanza sarà presentata all’attenzione del Presidente della giunta regionale Renata Polverini e all’Assessore Regionale alle Attività Produttive, con deleghe specifiche sulle Politiche dei Rifiuti, Pietro Di Paolantonio. Assente inspiegabilmente il Comune di Nettuno che, vista le difficoltà ad attuare la raccolta differenziata e gli alti costi pagati alla discarica, forse avrebbe tutto da guadagnare nell’aderire al progetto del nuovo ambito. Dopo due settimane di aggiustamento del progetto i comuni promotori escono allo scoperto chiedendo la creazione di un bacino ottimale. Le amministrazioni comunali hanno valutato la capacità di chiudere il ciclo dei rifiuti su territorio attraverso gli obiettivi della raccolta differenziata porta a porta, dell’abbattimento dei costi del conferimento in discarica, del riciclo completo dei rifiuti. I Sindaci di sette Comuni (Aprilia, Cisterna di Latina, Cori, Anzio, Ardea, Rocca Massima e Sermoneta) hanno sottoscritto la richiesta di autorizzazione alla creazione di un bacino ottimale di dimensione diversa da quella prevista per la gestione dei rifiuti solidi urbani. Le amministrazione comunali, hanno assunto questa scelta politica alla base della quale c’è l’esclusione di ogni ipotesi di nuovi insediamenti di discariche o di realizzazione di un impianto di incenerimento. In particolare, i Sindaci hanno ritenuto di poter chiudere nel loro territorio un ciclo virtuoso dei rifiuti grazie alla presenza sui territori dei Comuni interessati di impianti di compostaggio per il trattamento della frazione organica, di separazione della raccolta differenziata degli imballaggi, di trattamento della frazione indifferenziata, di recupero delle frazioni non da imballaggio, di isole ecologiche per il conferimento separato di rifiuti ingombranti da avviare a recupero. «Di fronte a questa larga condivisione di intenti che emerge nel programma di tutti i Sindaci firmatari – ha commentato il Sindaco f.f. di Aprilia Antonio Terra – c’è un aspetto da sottolineare. Qui nessuno sta cercando la secessione, lo scontro o la guerra per partito preso. Stiamo utilizzando le nostre prerogative e cogliendo le opportunità che ci offre la legge (L. 24 marzo 2012 n. 27 di conversione del D.L. n. 1/2012), perché siamo convinti che un Sub Ambito possa farci governare al meglio la delicata questione relativa ai rifiuti solidi urbani».