Rizzo (M5S): “Nettuno deve voltare pagina. La nostra idea per una città sana”

di Eduardo Saturno

Il candidato a sindaco di Nettuno Mauro Rizzo del Movimento 5 stelle, ha presenziato [sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]ad una cena di autofinanziamento da lui stesso organizzata presso un noto ristorante della zona. L’incontro ha dato modo allo stesso e a due dei consiglieri più giovani di presentare agli organi di stampa, e a tutti i cittadini, le linee programmatiche della lista certificata qualche settimana fa, che ha avuto la meglio sull’altra capeggiata da Roberto Lucci.

“Le elezioni comunali del 26 maggio 2019 – ha affermato il candidato sindaco – sono un’importante occasione di cambiamento per tutta la comunità. La città di Nettuno ha urgente bisogno di voltare pagina, di superare una fase di stallo e di isolamento che da troppo tempo la vede ferma al palo a causa dell’inezia di una classe politica la cui azione ha tenuto in conto i propri affari dimenticando il benessere della comunità.
Il nostro programma elettorale altamente inclusivo è frutto del confronto delle idee con i cittadini che riteniamo debbano essere gli artefici principali del cambiamento ed intorno ai quali intendiamo costruire un diverso concetto di città. Non un semplice agglomerato di cemento ma una sana realtà all’interno della quale si possano far maturare in modo diverso le nuove generazioni prestando l’ascolto che sino ad ora è stato loro negato.
E’ nostra intenzione puntare alla realizzazioni di adeguati servizi alla cittadinanza quali strade degne di tale nome e quartieri piu’ decorosi e sicuri, unire, seriamente, centro e periferia. Una cosa tanto promessa quanto mai realizzata. In caso di nomina ha evidenziato con estrema chiarezza che si impegnerà a continuare l’azione di governo della città interrotta prematuramente con il termine anticipato della precedente consiliatura”.
L’ultimo pensiero è stato rivolto ai vecchi compagni di cordata ai quali Mauro Rizzo ha contestato anche in questa occasione di aver preferito il personalismo allo spirito di gruppo venendo meno in corso d’opera agli accordi che aveva permesso loro di presentarsi uniti alle ultime elezioni.