[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]Efficienza del servizio, ottimizzazione dei costi di gestione e seria lotta all’evasione fiscale sono le tre condizioni fondamentali affinché si ottenga l’abbassamento delle aliquote Tari. Se viene meno una sola di queste, le bollette a carico dei cittadini rischiano di aumentare a dispetto di promesse elettorali e legittime aspettative di chi paga regolarmente le tasse. Figuriamoci nei casi come quello apriliano, in cui tutte e tre le azioni da mettere in campo vengono disattese.
Oggi che tutti i Comuni, o quasi, hanno approvato i loro bilanci possiamo metterne a confronto i numeri e, da ciò, emerge ancora una volta l’immagine di totale inadeguatezza dell’amministrazione apriliana.
Nella nostra Città, l’aliquota Tari è stata ritoccata verso l’alto per due volte nell’arco di tre mesi: un autentico scandalo anche perché condanna a pagare di più gli onesti che versano regolarmente i tributi locali, mentre “assolve” di fatto gli evasori.
Nei Comuni a noi più vicini le cose vanno diversamente. La Tari scende ad Anzio, a Pomezia, a Cori nonché a Lanuvio dove con l’introduzione della tariffa puntuale c’è sicuramente maggiore equità fiscale. Persino a Nettuno, paese attualmente commissariato, di recente i revisori dei conti hanno certificato l’importante azione di contrasto all’evasione fiscale nello scorso biennio, con positivi effetti sulla pressione tributaria.
Siamo di fronte ad un’orchestra che suona magistralmente uno spartito di buona gestione della nettezza urbana, di lotta all’evasione fiscale e di abbattimento della Tari, con un solo musicista che però stona e va fuori tempo: il Comune di Aprilia.
Il sindaco Antonio Terra utilizza spesso l’aggettivo “eccellente”. Ma qui di eccellenza ne vedo ben poca, tantomeno nella gestione della nettezza urbana. Sicuramente “eccellenti” sono gli operatori, tutti, che quotidianamente profondono impegno per contribuire al decoro della loro Città. A loro va il mio plauso e, sicuramente, quello di tutta la cittadinanza.
Ma professionalità e spirito di servizio degli operatori di Progetto Ambiente non bastano a colmare le enormi lacune gestionali, le spese incontrollate e le scelte sbagliate. Nelle commissioni consiliari abbiamo appena iniziato l’analisi di quanto sta emergendo e, al netto della mancanza di trasparenza, siamo preoccupati e determinati nel continuare a scavare a fondo.
Domenico Vulcano
Consigliere Comunale e Provinciale