“La notizia della chiusura dei centri analisi di Anzio e Nettuno è una notizia davvero difficile da digerire e bisogna unire tutte le forze politiche e sociali del territorio per evitare questa iattura che colpirebbe le nostre città. Però quando si vogliono cercare le colpe di questo come di altri disservizi nella pubblica amministrazione bisogna aprire il proprio orizzonte di analisi cercando di essere più onesti intellettualmente possibile. Ci si dimentica che la proposta di natura assolutamente elettorale della Lega e di Salvini di anticipare i pensionamenti con “quota 100” senza però predisporre un meccanismo di nuove assunzioni nelle posizioni chiave come la sanità e la scuola porterà nei prossimi mesi ad una scopertura generalizzata di posizioni chiave come medici, infermieri ed insegnanti. E proprio in questa ottica purtroppo si deve collocare anche il problema dei nostri centri analisi proprio perché nelle asl, negli ospedali, nelle scuole, la coperta sta diventando troppo corta e rischia di scoprire soprattutto le categorie più deboli che necessitano sempre di più di giustizia sociale. Questo non vuol dire certo che sia giusto portare i lavoratori a lavorare fino agli 80 anni ma non predisporre tutti i decreti per fare in modo che subentrino giovani lavoratori al posto dei loro anziani genitori appare quantomeno miope perché non solo abbassa la qualità dei servizi ma carica le future generazioni di un peso economico senza consentirgli di percepire un giusto salario e una continua copertura previdenziale”.
Lo dichiara il consigliere comunale di Nettuno Roberto Alicandri “Democratici per Marchiafava”.[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]