Riceviamo e pubblichiamo
“Si sono tenuti nei giorni scorsi a Nettuno i colloqui per la nomina del nuovo Direttore
dell’Università civica dopo che nei giorni precedenti si erano tenute le valutazioni per titoli. Sono due i dati che sorprendono.
E’ bene chiarire che il nuovo concorso si è dovuto istruire a seguito della revoca
dell’incarico alla dottoressa Chiara Di Fede da parte del Commissario prefettizio Bruno
Strati. Una revoca che si è resa necessaria a seguito di interpellanze parlamentari e di
prese di posizioni decise, come quella del Presidente della Regione Lazio Nicola
Zingaretti, relative al coinvolgimento nei programmi per le cerimonie dell’anniversario dello sbarco angloamericano dello storico revisionista Pietro Cappellari.
Una scelta diretta di Chiara Di Fede che ben conosceva l’orientamento politico
estremo, a mio modo di vedere inaccettabile, di Cappellari.
Lo stesso storico revisionista che nei giorni della celebrazione dello sbarco alleato con
un volgare ed offensivo messaggio su Facebook inneggiava al ritorno dei nazisti
facendosi ritrarre sorridente vicino ad un carro armato tedesco e che onestamente,
nonostante quanto affermato in queste ultime ore, appare tutto tranne che una risorsa.per la città.
Il primo dato a sorprendere è che tra i candidati abbia avuto il cattivo gusto di
ripresentarsi nonostante gli accadimenti proprio la dottoressa Di Fede.
La Revoca per la negligenza nelle decisioni (così si legge nelle motivazioni di Strati)
prese nel ruolo di Direttore dell’Univicica, che hanno portato ad una gravissima lesione dell’immagine della città di Nettuno, non l’hanno fatta desistere dal riprovarci (e ci vuole davvero un incredibile attaccamento a quella poltrona e quella indennità per farsi ancora avanti, dopo il misfatto e dopo le polemiche seguite alla revoca, vista inoltre la contesa che sarebbe stata intrapresa contro il Comune di Nettuno per essere reintegrata messa in atto dalla dottoressa Di Fede e ampiamente preannunciata sulla stampa locale). Il secondo dato sorprendente è che al colloquio della Di Fede sembrerebbe aver preso parte, da spettatore, l’assessore Marco Roda. Un fatto che qualora fosse confermato sarebbe inaudito e sconcertante, in quanto a pensar male si potrebbe supporre un clima inusuale se non addirittura condizionato per essere una selezione pubblica.
Ora attendiamo l’esito del Bando e la nomina del nuovo Direttore nella speranza che l’Amministrazione di Nettuno tenga nel dovuto conto la pessima figura rimediata dal Comune a livello nazionale grazie alla gestione della Dottoressa Di Fede che ci ha visto finire con discredito su tutte le testate nazionali.
La città di Nettuno, insignita della medaglia d’oro al valor civile, ha una storia di ben
altro spessore rispetto al revisionismo di Cappellari e alle scelte assurde della Di Fede che ne hanno dato cassa di risonanza e come tale merita una gestione dell’Unicivica molto più attenta e scrupolosa”.
dott. Roberto Alicandri
Democratici per Marchiafava