«L’Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno è un’eccellenza e va salvaguardato», a dichiararlo è Daniele Ognibene, Capogruppo LeU in Consiglio Regionale del Lazio e da sempre vicino e sensibile alle problematiche del territorio.
«Si tratta di un presidio nevralgico che, a causa del blocco del turn-over, si è trovato in difficoltà, oggi in via di superamento grazie alle nuove assunzioni in arrivo. L’Ospedale, che da sempre ha rivestito un ruolo di eccellenza, ha bisogno di nuovo personale che possa provvedere alle richieste dei cittadini. Queste, finora, sono state comunque soddisfatte grazie all’impegno encomiabile – spiega Ognibene – di tutti gli operatori e della Direzione della Asl Roma 6, il cui ruolo è stato fondamentale per garantire che i reparti di Pediatria e Ostetricia restassero operativi. Il Punto nascita della struttura sta continuando a svolgere la normale attività, pur rilevando che il numero dei parti annuali è inferiore agli standard definiti dal Ministero».
«La carenza di pediatri – prosegue Ognibene – è una problematica che sta affliggendo tutto il sistema sanitario nazionale. La Regione Lazio, insieme con la Asl dei Castelli e del Litorale, si è attivata per poter garantire che la struttura di Anzio e Nettuno mantenga l’elevata qualità garantita finora, ed ha già finanziato 3.726.000,00 euro per effettuare lavori di manutenzione straordinaria della struttura, fra cui l’adeguamento dei servizi afferenti la rete perinatale. Recentemente uno studio di Anaao Assomed ha rilevato che nel 2025 la carenza di specialisti sanitari sul territorio nazionale sarà di 16.500 unità. Nel Lazio, fortunatamente, la situazione non è così drammatica, ma sarà comunque importante avviare un piano di assunzioni che possa risolvere un problema che grava sulla vita quotidiana di tutti».