Manovra economica: tagli alle rinnovabili

Dopo i risultati del referendum, sembra che qualcuno proprio non ci voglia sentire, e allora rispuntano i tagli alle rinnovabili, ma la Prestigiacomo, Ministro all’Ambiente, non lo sa, dice che la cosa non le risulta….una bella che non balla: forse ha sbagliato mestiere!

Nel testo una sforbiciata del 30% per gli incentivi, il ministro dell’Ambiente: “Non mi risulta”. Confermati il superbollo, il blocco delle rivalutazioni delle pensioni e il contenimento dei costi della politica

ROMA – Il testo definitivo del decreto della manovra economica e’ stato trasmesso al Quirinale. Il provvedimento e’ costituito da 39 articoli e 2 allegati. E scoppia il caso dei tagli agli incentivi per le rinnovabili: ci sono nel testo ma il ministro dell’ambiente non lo sa.

TAGLI AGLI INCENTIVI PER LE RINNOVABILI – “Allo scopo di ridurre il costo finale dell’energia per i consumatori e le imprese, a decorrere dal 1° gennaio 2012, tutti gli incentivi, i benefici e le altre agevolazioni, comunque gravanti sulle componenti tariffarie relative alle forniture di energia elettrica e del gas naturale, previsti da norme di legge o da regolamenti sono ridotti del 30 per cento rispetto a quelli applicabili alla data del 31 dicembre 2010”. E’ quanto si legge nel testo definitivo della manovra, all’articolo 35 per quanto riguarda le bollette Inoltre, “con decreto del ministro dello sviluppo economico, adottato su proposta dell’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas entro 90 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, e’ rideterminata l’entita’ degli incentivi, dei benefici e delle altre agevolazioni”.

PRESTIGIACOMO: “NON MI RISULTA” – “Non mi risulta che nel testo della manovra inviata al Quirinale sia stata reintrodotta la norma che prevede il taglio del 30% di incentivi e agevolazioni relative alle forniture di energia elettrica”. Così Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo

IL SUPERBOLLO PER LE SUPERCAR – Dal 2011, “per le autovetture e per gli autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose e’ dovuta una addizionale erariale della tassa automobilistica, pari ad euro 10 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 225 chilowatt (306 cavalli, ndr), da versare alle entrate del bilancio dello Stato”. E’ quanto si legge nel testo definitivo della manovra in uno dei commi dell’articolo 23.

SALE L’IRAP PER LE BANCHE – Aumenta l’aliquota Irap per le banche e le altre societa’ finanziarie. Sale anche il bollo che si applica alle comunicazioni relative al deposito di titoli inviati dagli intermediari finanziari. E’ quanto emerge dal testo definitivo della manovra economica, scorrendo i vari commi dell’articolo 23. L’Irap per gli istituti di credito sale al 4,65% mentre per le assicurazioni passa al 5,90%. Per quanto riguarda il bollo sui titoli si passa dai 10 euro mensili ai 120 annuali. Dal 2013 per gli importi sotto i 50 mila euro si va dai 12,50 euro mensili ai 150 mila annuali e per quelli sopra i 50mila euro, dai 31,66 mensili ai 380 euro annui.

<<Agenzia Dire>>