Autostrada Roma-Latina. Zaratti (Sel): “Regione succube del Comune dimentica la Roma Latina. Si pensa soltanto a far passare collegamento con A12 attraverso silenzio assenso e senza completare le procedure”
Presentata interrogazione ed esposto alla Commissione europea
“Ci risulta che in merito al progetto di prolungamento del corridoio intermodale da Tor de’ Cenci alla A12, benché non risulti abbia completato la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, né ricevuto parere positivo dell’Ente di Gestione della Riserva del Litorale e dunque nemmeno della Commissione Ministeriale, sia stato attivato il silenzio-assenso, determinando una grave forzatura delle norme ambientali che denunciamo in Regione con una Interrogazione e con un secondo esposto alla Commissione Europea”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, consigliere di Sinistra ecologia e libertà con Vendola alla Regione Lazio.
“Il progetto approvato nel 2009 – ricorda Zaratti – che aveva sostituito il primo progetto del 2004, modificandolo radicalmente, aveva completato regolarmente l’iter autorizzativo e non prevedeva alcun raccordo di collegamento tra la A12 e il Corridoio definito intermodale perché vincolato alla realizzazione di un parallelo asse ferroviario. Nel 2011 il Comune di Roma si è fatto promotore dell’idea del congiungimento con l’A12, circa 16 chilometri di nuova autostrada, che avevamo bocciato innanzi tutto perché inutile e poi perché di gravissimo impatto ambientale interessando in gran parte l’area a tutela integrale del meandro abbandonato del Tevere, altre aree di notevole pregio ambientale tra la Riserva del Quartaccio e la Valle di Malafede, sottoposte a vincoli ambientali, paesaggistici e archeologici metà dei quali nell’area protetta della Riserva naturale statale Litorale Romano”.
“A quanto risulta questo progetto non ha completato l’iter di Via, né quello di Verifica di Incidenza, senza contare che si trova in area di esondazione ad alto rischio e che dunque deve passare il vaglio dell’Autorità di Bacino Nazionale e Regionale – prosegue Zaratti – Risulta anche che esso non sia stato presentato all’Ente di Gestione della Riserva del Litorale Romano, ovvero il Comune di Roma, ma che l’istruttoria non si sia affatto conclusa e dunque non abbia potuto essere trasmessa alla Commissione di Riserva Ministeriale per il parere definitivo. Ciò che è grave è che si sarebbe attivato l’istituto del silenzio-assenso sul parere dell’Ente di Gestione, circostanza che costituirebbe una grave violazione del diritto comunitario, poiché il progetto è sottoposto a tutela di norme comunitarie (Via) sulle quali non è applicabile il silenzio assenso, come stabiliscono anche sentenze della Corte Costituzionale e di vari Tar Regionali. Avevo già inviato un esposto a Potocnik, Commissario Europeo per l’Ambiente, denunciando che si era aperto un bando senza che fossero completate le procedure di Via. Questa volta denuncerò alla Ue l’applicazione del silenzio assenso, che ritengo illegittima”.
“Sottolineo infine – conclude Zaratti – un ulteriore e grave dubbio: la Regione Lazio assiste impotente ai capricci del Comune di Roma, dimenticando indegnamente le esigenze delle migliaia di persone che quotidianamente rischiano la vita sulla pericolosa statale Pontina. La Regione si inchina a chi si ostina a realizzare un tratto di autostrada che non serve a nulla e produce l’unico risultato di massacrare una zona di altissimo pregio ambientale, a rischio idrogeologico e massima protezione. Si stanno forzando i tempi per la realizzazione di questo prolungamento e non si parla più della Roma Latina e della ferrovia, che invece sono già completamente autorizzate. I cittadini si chiedono con noi perché, e vogliono una risposta”.