Anzio- Incompatibilità Placidi, i consiglieri del PD denunciano il caso alla Procura della Repubblica

Il Consiglio Comunale di Anzio

Caso incompatiblità dell’Assessore Patrizio Placidi partono le denuncie.

Due importanti atti sottoscritti da tutti i consiglieri comunali del PD di Anzio (Bernardone, Creo, De Micheli, Lauri, Lo Fazio, Palomba, Toselli, Tulli). Si tratta di una denuncia inoltrata alla Procura della Repubblica di Velletri e di una comunicazione diretta al Prefetto di Roma ed al Ministero degli InterniProcura Generale della Corte dei Conti. Queste iniziative rientrano tra le tante che il PD di Anzio sta mettendo in campo per opporsi con determinazione alle condizioni di illegittimità degli organi di governo della città determinata dall’incompatibilità dell’assessore all’ambiente e vice sindaco; uno sfregio alle leggi che rischia peraltro di pregiudicare la validità di tutti gli atti deliberati negli ultimi due anni. Il Consiglio Comunale di Anzio è da sempre reso impraticabile dall’uso arrogante e prevaricatorio che ne fa la maggioranza di centrodestra impedendo con ogni mezzo qualsiasi produttivo confronto democratico; ora la vicenda assurda della perdurante situazione di incompatibilità ha ridotto fuori dalla legge l’istituzione democratica più importante perché la più vicina ai cittadini. A questo inaccettabile stato di cose il PD di Anzio intende reagire con ogni azione possibile e chiede a tutti il necessario sostegno ad ogni ulteriore iniziativa che metteremo in campo per la tutela del diritto inalienabile alla dignità e legalità delle nostre istituzioni.

La Denuncia alla Procura della Repubblica

Anzio, 9-7-2012

Alla Procura della Repubblica

Piazza  Aldo Moro 1     Velletri

I sottoscritti consiglieri del comune di Anzio intendono presentare denuncia per comportamento palesemente e dolosamente omissivo verso gli organi istituzionali preposti al rispetto del D.lgs.267/2000.

In particolare si viene a segnalare che a seguito delle sentenze della Corte dei Conti nn.149, 270 e 364 del 2010 passate in giudicato, due consiglieri comunali e un assessore venivano a ricadere nei casi previsti dagli artt. 63 comma 5, 68 comma 4 e 69 comma 7 del D.lgs.267/2000.Ovvero in aperta incompatibilità con le cariche ricoperte.

L’amministrazione comunale non convinta con quanto da noi sostenuto interpellava il Ministero dell’Interno che rispondeva in data 17-5-2011 confermando l’incompatibilità dei consiglieri compreso l’assessore in questione. Nonostante questo parere di cui se ne è avuta notizia grazie alla stampa solo un mese fa, l’amministrazione procedeva con delibere di Giunta nn.38, 44 e 45 del 27 marzo 2012, ovvero due anni dopo le sentenze notificate, alla rateizzazione del debito nonostante l’art. 63 parli chiaramente di “estinzione del debito”.

Solo dopo numerose interpellanze e un consiglio comunale da noi convocato, i due consiglieri incompatibili saldavano in toto la somma rateizzata anche se a tutt’oggi manca un atto formale.

L’assessore in questione invece permaneva nella sua convinzione che la rateizzazione era equiparabile all’estinzione del debito, pertanto compatibile con l’incarico ricoperto.

Stante così i fatti i sottoscritti consiglieri segnalavano la situazione al Prefetto di Roma il quale inviava in data 16 maggio 2012 una richiesta d’informativa al Sindaco, al Presidente del Consiglio e al Segretario Generale del comune di Anzio ricordando anch’egli la nota del Ministero dell’Interno dell’anno prima. Nel consiglio comunale del 19-6-2012 il Sindaco affermava che non intendeva procedere contro l’assesssore e la nota del Ministero, benchè richiesta, non lo vincolava in nessun modo. Il Presidente del consiglio, il Segretario generale e il Direttore generale del comune affermavano inoltre di non conoscere neanche l’esistenza di detta nota ministeriale.

A fronte di tutto ciò rileviamo a nostro parere diversi comportamenti penalmente rilevanti, a cominciare dal non aver voluto attivare subito l’art.69 sin dalla notifica al comune delle sentenze del 2010, nell’aver voluto rateizzare le somme con delibere di Giunta nonostante il parere del Ministero,aver ignorato volutamente il dettato dell’art.69 comma 7 che prevede l’adozione d’ufficio delle delibere d’incompatibilità e infine se le stesse delibere di consiglio e di Giunta non siano viziate dalla presenza di elementi incompatibili con le funzioni svolte. Distinti saluti

Si allegano: informativa Ministero dell’Interno. Lettera Prefettura di Roma. Parere legale Avv.Marta Properzi.

I consiglieri comunali: Bernardone Ivano, Creo Massimo, De Micheli Gianni, Lauri Aristodemo, Lo Fazio Aurelio, Palomba Roberto, Toselli Enzo, Tulli Paride.

 

La Lettera al Prefetto e alla Corte dei Conti

Al Sig. PREFETTO della Provincia di ROMA

E p. c. Al MINISTRO dell’INTERNO

Procura Regionale della Corte dei Conti

Al Sig. SINDACO di Anzio

Al PRESIDENTE del Consiglio Comunale di Anzio

Al SEGRETARIO COMUNALE di Anzio

OGGETTO: incompatibilità dell’Assessore e Vice-Sindaco PLACIDI Patrizio.

I sottoscritti consiglieri comunali di Anzio,eletti nelle liste del Partito Democratico,con la presente annunciano alla S.V. e a quanti leggono per conoscenza che dalla data odierna si ritengono liberi di non partecipare più alle sedute del Consiglio Comunale,fino a quando non verrà risolta la questione della incompatibilità con la carica di Assessore Comunale (per di più Vice Sindaco),del Sig Patrizio PLACIDI,a norma dell’art.63 della Legge n. 267/2000 non avendo il medesimo ancora restituito al Comune medesimo la somma di circa 160.000 Euro,come da sentenza definitiva della Corte dei Conti. Lo stesso Sig. Placidi ha solo iniziato da poco la restituzione della somma con rate di circa Euro 1200 mensili,secondo apposito Deliberazione della Giunta Municipale.

I sottoscritti ritengono che i vertici politici e amministrativi del Comune di Anzio (leggasi: Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale e Segretario Comunale) abbiano omesso di prendere la dovuta decisione in merito,pur avendo il Ministero dell’Interno,con nota n.7807 del 17 /5/2011, chiarito i termini della questione,e che pertanto si rischia di creare una situazione di illegittimità degli atti presi con la presenza dell’Assessore incompatibile.

Si chiede pertanto un urgente incontro auspicando un intervento della S.V. in merito essendo tale situazione, a nostro giudizio, un evidente vulnus istituzionale. Ci è gradita l’occasione per inviarle cordiali saluti.

I Consiglieri Comunali del Partito Democratico di Anzio.