Ce n’è di sprechi da tagliare nelle amministrazioni pubbliche, in quelle centrali, ma anche quelle locali. Basta dare una sbirciatina ai rimborsi per le spese sostenute dal Sindaco Chiavetta quando va in trasferta, con pranzi e cene pagate a quanto sembra dal contribuente. Con la determina dirigenziale n.67 del 7.06.2012 ( con un titolo molto fantasioso) perché all’oggetto è scritto: “Promozione e sviluppo del territorio. Rimborso spese”. Si rimborsano al primo cittadino di Nettuno le spese sostenute per le trasferte nella capitale e nei comuni limitrofi del solo mese di marzo. Un rimborso chilometrico, pensiamo giusto e dovuto, visto che il sindaco si reca a sue spese, non avendo un autista, utilizzando il proprio autoveicolo e questo ha un costo. Ben stabilito con un tot. a chilometro, quindi per 1.256 chilometri il rimborso è di euro 486,01. La voce più consistente della liquidazione però non riguarda il carburante, ma le spese sostenute per pranzi e cene si presume in ristoranti e trattorie. Con ricevute di 90 euro, 145 euro, 250 euro, 90 euro, e una ricevuta per più date nel mese di 1.507,00 euro. Per un totale di 2.082 euro. Insomma nel solo mese di marzo 2012 i pranzi e le cene del sindaco sono costate al contribuente nettunese poco più di due mila euro. Non saremmo certo noi a mettere in dubbio che il sindaco sia un buongustaio e che per soddisfare i suo appetito frequenti sempre ristoranti classificati a “tre forchette” . Si potrebbe obiettare che assieme al sindaco siedano altri illustri commensali, tanto da far lievitare le spese per la singola cena a cifre a due zeri. Ma la determina in questione, che è online, molto generica, non è grado di fugare questi dubbi. E pensare che ai dipendenti del comune di Nettuno, viene erogato un buono pasto di 8 euro nelle giornate di lunga, giusto un primo e una bibita, e nell’aria addirittura c’è la riduzione del ticket, annunciata da Monti. Anche se la presa in carico da parte delle casse comunali delle spese per i ristoranti può rientrare nelle spese rimborsabili, le stesse denotano che sobrietà e austerità, la stessa che viene chiesta a tutti i cittadini, non è il carattere distintivo del sindaco di Nettuno.