Omicidio di Nettuno, le reazioni di Bruni e Peduzzi PRC-FdS e di Tuadì PD

Il Consigliere Peduzzi

PRC-FdS Valerio Bruni e Ivano Peduzzi. “Istituzione immediata di un nuovo tavolo per la sicurezza

«Quanto accaduto ieri a Nettuno conferma purtroppo la presenza costante di organizzazioni criminali nel nostro territorio. La presenza di esponenti della criminalità organizzata, dimostra che il litorale laziale è uno dei luoghi in cui le mafie agiscono e curano i loro interessi e le loro attività. Nettuno è una città di gente onesta che nulla ha a che vedere con determinate situazioni e contesti che si posizionano al di fuori della legalità e della civiltà. Adesso è quindi importante la presenza delle istituzioni e il ruolo che le stesse istituzioni rappresentative hanno nella vita sociale ed economica della città». È quanto dichiarano in una nota congiunta a poche ore dall’omicidio di Modesto Pellino, esponente del clan Moccia, il segretario del PRC di Nettuno e portavoce della FdS territoriale Valerio Bruni e il consigliere regionale PRC-FdS Ivano Peduzzi. «Ciò che è successo- continua Bruni- ci spinge a proporre all’amministrazione comunale l’istituzione immediata di un nuovo tavolo per la sicurezza che possa vigilare con attenzione e monitorare costantemente tutti gli ambiti, i settori, le attività in cui può esserci il rischio di attività criminali .Oggi più che mai è importante essere presenti sul territorio, e ci riferiamo non solo alle forze dell’ordine, ma anche a chi ci rappresenta in Comune e facciamo appello a tutte le forze politiche del territorio, indipendentemente dal colore che portano, a farsi promotori di iniziative partecipate, pubbliche, condivise. Iniziative sulla legalità, sui principi cardine della legalità. Ci rivolgiamo poi alle molte associazioni presenti ad Anzio e Nettuno, affinché insieme a tutte le realtà politiche e sociali possano, attraverso le loro attività, promuovere iniziative, mobilitazioni, momenti di confronto e discussione, percorsi di partecipazione, al fine di coinvolgere la cittadinanza ad una battaglia per la legalità». «È di estrema importanza,- aggiunge Peduzzi- in un momento come questo non abbassare la guardia in un territorio che già qualche anno fa è stato protagonista di uno scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose». «Diciamo questo- continuano i due esponenti di Rifondazione Comunista- perché siamo convinti che il male presente sul nostro territorio può essere estirpato in tutto e per tutto solo ed unicamente attraverso la partecipazione e il coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini alla costruzione di una nuova cultura della legalità. E per fare ciò c’è bisogno dell’apporto di tutti i soggetti in campo, istituzioni, forze dell’ordine, partiti e sindacati, associazioni, liberi cittadini e cittadine.».

 

L'On. Touadì

Touadi’  PD: Litorale sotto attacco, se ne occupi la commissione antimafia

“Domenica scorsa il pacco-bomba a Ostia, ieri l’esecuzione di Modesto Pellino esponente di spicco del clan Moccia, stanotte l’arresto a un posto di blocco di due pluripregiudicati appartenenti alla ‘ndrina dei Bellocco: tutti segnali che dimostrano come il problema non sia più quello di riconoscere la presenza di infiltrazioni delle famiglie mafiose, ma piuttosto di combattere il loro radicamento sul territorio”. E’ quanto dichiara in una nota l’on. Jean-Léonard Touadi (Pd), responsabile Sicurezza e Legalità del Pd Lazio. “L’omicidio Pellino – continua Touadi – conferma in particolare le nostre preoccupazioni riguardo al ruolo della criminalità organizzata nella zona di Anzio e Nettuno. Dal 2009 ad oggi abbiamo presentato ben 14 interrogazioni parlamentari per denunciare i numerosi attentati ed intimidazioni ai danni di imprenditori e amministratori sul litorale. In particolare, esistono concreti indizi che il clan Gallace e i Casalesi tentino di infiltrarsi nei lavori per la realizzazione della nuova Pontina e del porto di Anzio. Denunciare in maniera puntuale simili rischi non significa generare allarmismi, ma è anzi il modo migliore per tutelare i territori. Per questo – conclude Touadi – ho già chiesto ai componenti del Pd in Antimafia di attivarsi perché la commissione visiti le zone interessate”