Pd di Anzio sulle condanne degli amministratori: “Chiediamo a Bruschini se considera rispettoso nascondere per oltre un anno i pareri che ritiene scomodi”.
“Contrariamente a quanto afferma il sindaco la vicenda della legittimità del consiglio comunale non e’ affatto chiarita e sono da rispedire al mittente le accuse di mancato rispetto nei riguardi degli amministratori condannati dalla corte dei conti. – dichiara in una nota il segretario del PD di Anzio Ivano Bernardone– Innanzitutto il Pd non ha mai fatto attacchi alle persone coinvolte, abbiamo sempre e per primi ricondotto gli aspetti legali della vicenda entro l’ambito corretto di errori amministrativi, non abbiamo mai speculato in modo improprio su questi fatti consapevoli anche dei risvolti che le condanne hanno sul piano personale e familiare per chi e’ stato raggiunto dal provvedimento. Il Pd ha semplicemente ma duramente manifestato i suoi dubbi, seri e incontestabili, in merito alle condizioni di legittimità’ degli organi di governo e degli atti deliberati. Per quanto si legge, la lettera del prefetto non dissipa questi dubbi, contraddice quella precedente del ministero e rimanda ad ulteriori pareri del ministero stesso. La nostra domanda, quindi, resta quantomeno fondata ed al sindaco bruschini, che vuole farci lezioni di rispetto, chiediamo se considera rispettoso nascondere per oltre un anno i pareri che ritiene scomodi, se e’ rispettoso non rispondere alle interpellanze dei consiglieri compresa quelle in merito all’incompatibilità’ poste a lui prima che ad altri ed infine se e’ serio e rispettoso dei ruoli il fatto che due consiglieri abbiano estinto il debito mentre il vicesindaco no. Questa paradossale vicenda- conclude Bernardone– dimostra proprio il modo abborracciato e padronale di amministrare tipico di certa politica e l’unico rispetto che continua a mancare e’ quello dovuto ai cittadini ed alle loro istituzioni democratiche“.