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La stagione sportiva è cominciata molto male e le società vivono una grande incertezza a causa delle modalità utilizzate per le assegnazioni delle palestre scolastiche. Una procedura poco trasparente che mette a rischio le attività sportive di base e le competizioni di ogni livello. Incastri forzati, attribuzione di ore senza esplicitare i requisiti, segmentazione delle attività delle singole società in più strutture con aumento dei costi di gestione e complicazioni organizzative che pesano come macigni sulle ASD che, forse è bene ricordarlo, sono realtà preminentemente di volontariato.
Già lo scorso maggio Piazza Civica aveva tentato di impedire l’approvazione del nuovo Regolamento: il testo sottoposto al voto del Consiglio Comunale non era quello condiviso con le Associazioni che per mesi avevano preso parte ad un tavolo di confronto con l’Assessorato. D’emblée, senza nemmeno una comunicazione di cortesia, i dirigenti sportivi della Città hanno subito un pesantissimo oltraggio, dovendo ingoiare un testo e dei criteri di assegnazione completamente diversi da quelli che avevano pazientemente costruito nei mesi precedenti, per giunta senza ottenere alcuna spiegazione. Un uso a dir poco arrogante del potere, che anche in occasione del Consiglio Comunale, si è dimostrato indisponibile ad ogni modifica proposta da Piazza Civica, nonostante in aula avessimo tentato di dimostrare che il Regolamento, poi approvato, sarebbe stato inapplicabile o che una sua piena applicazione avrebbe pesantemente impattato sugli utenti.
Il Bando pubblico per l’assegnazione degli spazi ha poi dovuto attendere ben tre mesi prima di vedere la luce: un tempo lunghissimo che ha costretto le società sportive a lavorare anche a ridosso di Ferragosto per poter rispondere nei termini previsti. Chi amministra dovrebbe essere al servizio dei cittadini e non il contrario.
Il 27 settembre è stato pubblicato il primo atto di assegnazione delle palestre, poi parzialmente rettificato il 10 ottobre: esso consiste in una tabella oraria su base settimanale, contenente l’elenco delle strutture e le società autorizzate all’utilizzo. Nessuna traccia dei punteggi ottenuti, né delle graduatorie per ciascuna palestra come previsto dal Regolamento e poi definito nel Bando. Le Società sportive non sanno se l’assegnazione che li riguarda è congrua perché non possono verificarlo avendo il Comune omesso le proprie valutazioni poste alla base delle assegnazioni. La poca trasparenza favorisce sospetti e costringe gli interessati a produrre domanda di accesso agli atti, ovviamente a loro spese. È molto probabile che almeno una tra le associazioni interessate decida di promuovere un ricorso amministrativo perché qualora non lo facesse questa assegnazione avrebbe effetti per un triennio, un tempo troppo lungo per poter “sopportare” o “sostenere” tali “ingiustizie”.
Anche in questo caso Piazza Civica aveva proposto di avviare l’applicazione del nuovo Regolamento “ad esperimentum” per un solo anno, al termine del quale valutarne l’efficacia ed eventualmente tornare in aula per adottare le modifiche emerse sul campo.
Davanti a questo stato di incertezza e confusione la presentazione di una interrogazione da parte del nostro gruppo consiliare è stata un atto dovuto e una precisa volontà di dare voce a ciò che il mondo dello sport sta vivendo in questo anno così importante dopo la pandemia. Dal Sindaco ci aspettiamo risposte puntuali e tempestive, nei termini previsti dal Regolamento. Diversamente chiederemo l’immediata convocazione di una Commissione Trasparenza per mantenere alta l’attenzione pubblica e impedire che di tutto si continui a parlare nelle segrete stanze”.