Nell’ambito degli incontri tematici che l‘IDV di Anzio sta organizzando in queste settimane. Molti gli spunti che ha offerto il dibattito avvenuto la scorsa settimana alla presenza della Dott.ssa Emanuela Moroni, anestesista presso gli Ospedali Riuniti di Anzio-Nettuno, che, ha esposto l’attuale situazione riguardo allo stato della sanità e dei servizi ospedalieri presenti sul territori. Presente, tra gli altri, il candidato sindaco Valerio Pollastrini.
“Prima tra le cause di disservizio è la mancanza di personale, medico e infermieristico, che riveste i toni dell’emergenza a ridosso dell’estate, in visione delle ferie estive che, inutile ricordarlo, sono un diritto dei lavoratori. Il reparto di Ginecologia ed Ostetricia con una media di circa 800 parti all’anno, ha solo tre ostetriche turniste, in grado cioè di effettuare turni di notte. In Cardiologia non va meglio: dopo un lungo periodo sono stati finalmente riaperti gli ambulatori cardiologici e quelli dei PMK seppur a mezzo servizio. Gli ambulatori di eco-cardio e test ergometrici restano chiusi. Inoltre, dei 9 medici in servizio tre sono precari a tempo determinato da 7, 5 e 3 anni con l’incognita del rinnovo del contratto ogni 31 di dicembre. Il reparto di Otorino-Laringoiatria è stato accorpato con quello di Chirurgia per mancanza di infermieri, con una perdita di produttività notevole, soprattutto per l’otorino che da 8 posti letto scende a 6. Il reparto di Ortopedia e Traumatologia non ha un numero sufficiente di ortopedici per comporre una guardia attiva notturna, per cui gli ortopedici di notte diventano reperibili, situazione questa che soprattutto in estate con l’aumento delle patologie traumatiche, si traduce in un importante sovraccarico per il Pronto Soccorso. E appunto tra le criticità più pressanti annoveriamo il Pronto Soccorso dove, da una media di 80-100 accessi del periodo invernale, passiamo a quasi 200 nel periodo estivo.
Secondo, i tagli dei posti letto. In Pediatria all’inizio del 2011 vennero tagliati sette posti letto: 5 posti di rianimazione neonatale che vennero riassegnati a Genzano e due posti letto di pediatria che “teoricamente” divennero OBI ossia posti di osservazione breve in PS.
Terzo il depotenziamento, l’accorpamento e il trasferimento dei reparti. Oltre all’accorpamento di Otorino e Chirurgia, le misure correzionali che hanno destato più preoccupazione e tuttora creano disagi per gestire con tempestività le situazioni d’urgenza ed emergenza. Il Centro Trasfusionale, grazie al Decreto 80, è stato accorpato a quello di Velletri e al momento è attivo solo parzialmente essendo operativo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14, dopo che lo scorso anno ha rischiato di venire chiuso e interamente trasferito“.